|
carlo75
|
lunedì 15 settembre 2025
|
opera prima molto suggestiva di maya daren
|
|
|
|
Cortometraggio della regista statunitense Maya Deren, un' opera quasi mistica, un via vai di immagini in gran parte sperimentale e innovativo, seppur palesemente grezzo, che tuttavia racconta una storia semplice, di una donna, la stessa Deren, che vaga attraverso quella che sembra un'esistenza semi-onirica, ed entra in un mondo onirico dove un misterioso uomo incappucciato con uno specchio al posto del volto scompare continuamente. La protagonista e' minacciata dall'uomo, o addirittura da se stessa. Gli effetti sono semplici, una telecamera che oscilla da un lato all'altro, ma sono tutti studiati per dissolvere la distinzione tra soggettivo e oggettivo. Quando una mano si allunga per raccogliere un fiore caduto, e' l'ombra della mano che sembra avere un'azione piuttosto che la mano stessa.
[+]
Cortometraggio della regista statunitense Maya Deren, un' opera quasi mistica, un via vai di immagini in gran parte sperimentale e innovativo, seppur palesemente grezzo, che tuttavia racconta una storia semplice, di una donna, la stessa Deren, che vaga attraverso quella che sembra un'esistenza semi-onirica, ed entra in un mondo onirico dove un misterioso uomo incappucciato con uno specchio al posto del volto scompare continuamente. La protagonista e' minacciata dall'uomo, o addirittura da se stessa. Gli effetti sono semplici, una telecamera che oscilla da un lato all'altro, ma sono tutti studiati per dissolvere la distinzione tra soggettivo e oggettivo. Quando una mano si allunga per raccogliere un fiore caduto, e' l'ombra della mano che sembra avere un'azione piuttosto che la mano stessa. Quando la telecamera oscilla, anche la donna viene sbalzata da un lato. Anche il tempo e' un inganno. Il cortometraggio e' una densa raccolta di look eleganti e inquadrature a effetto, che ha influenzato artisti del calibro di Kenneth Anger e Jean-Luc Godard, ed e' stato, ed e' tuttora, una sorta di manuale per registi che cercano di ottenere un effetto surreale o etereo. Il lavoro di Jan Svankmajer (Alice del 1988, ad esempio) ne e' ovviamente influenzato, cosi' come David Lynch, in particolare nel film Inland Empire.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a carlo75 »
[ - ] lascia un commento a carlo75 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
dandy
|
domenica 3 agosto 2014
|
incubo psicologicamente introspettivo.
|
|
|
|
Debutto cinematografico della 26enne fotografa/poetessa/coreografa Deren,ucraina residente in America dal '22.Quattro anni prima del "Fireworks" di Kenneth Anger,un piccolo capolavoro del cinema d'avanguardia underground,dove l'ottima padronanza delle tecniche sperimentali come il rallenty,l'esposizione multipla e il jump cut crea un vortice di immagini onirico e disturbante.Psicoanalisi e flusso di coscienza si intersecano in un continuum spiraliforme,di comprensione non facile anche dopo diverse visioni,ma di sorprendente fascino allucinatorio.E la protagonista,unica interprete ad eccezione del marito Hammid,ha una bellezza e una presenza scenica notevoli.Un film ancora oggi impressionante,e stupefacente per il periodo in cui è stato girato,giudicato da alcuni come un saggio sull'immaginario del cinema noir.
[+]
Debutto cinematografico della 26enne fotografa/poetessa/coreografa Deren,ucraina residente in America dal '22.Quattro anni prima del "Fireworks" di Kenneth Anger,un piccolo capolavoro del cinema d'avanguardia underground,dove l'ottima padronanza delle tecniche sperimentali come il rallenty,l'esposizione multipla e il jump cut crea un vortice di immagini onirico e disturbante.Psicoanalisi e flusso di coscienza si intersecano in un continuum spiraliforme,di comprensione non facile anche dopo diverse visioni,ma di sorprendente fascino allucinatorio.E la protagonista,unica interprete ad eccezione del marito Hammid,ha una bellezza e una presenza scenica notevoli.Un film ancora oggi impressionante,e stupefacente per il periodo in cui è stato girato,giudicato da alcuni come un saggio sull'immaginario del cinema noir.Di certo sono evidenti i riferimenti a Bunuel e Cocteau.Nel '59,pochi anni prima della morte della regista,furono aggiunte le musiche dissonanti di Teiji Ito,ma circolano versioni con altre musiche differenti.Innumerevoli ispirazioni e imitazioni nel corso degli anni,come gli esperimenti di Stan Brakhage o le atmosfere di David Lynch.Visione obbligatoria per chiunque ami il genere,e il cinema serio naturalmente.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
|
|