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Ieri ho visto un film bellissimo di un amico Marco Antonio Pani "Nemos andando per mare" Mi passavano davanti immagini che mi evocavano grandi maestri del Cinema neorealista e anche Pasolini, Zorba il greco, e tanto altro mio immaginario in bianco e nero. Mi è piaciuta l'ironia e il ritmo dato anche dalla genuinità degli attori/artigiani che scolpiscono le parole con un rigore dato dalla ricerca originale dei significati, così come succede nei canti e nelle poesie improvvisate. Un film che deve sconfinare, come ha fatto Herzog che aveva portato i tenores negli spazi sconfinati. Il linguaggio nel film di MAP , l' utilizzo dei suoni e elementi molto sardi, che finalmente non hanno la banalità dello spot sardo, mi hanno catturato perché non racconta solo l'identità incastonata nel granito, ma quel granito, lo polverizza perché viaggi lontano e si faccia portare dal vento superando anche oceani. Voglio ribadire che è una Sardegna molto appassionante, epica e con un'identitá non circoscritta e stanziale ma viaggiatrice alla ricerca di comunioni con tantissime altre culture affini. Bello il cast pieno di verità. Lunga vita al film.
Grazie e un abbraccio caro MAP♥️
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