Il nuovo horror di Davide Montecchi resuscita il lato esoterico del genere italiano. Una visione che supera i suoi limiti per rivelarsi davvero inquietante
di Emanuele Di Nicola La Rivista del Cinematografo
La metafonia è la pratica esoterica che consente di parlare con i morti: mettersi in comunicazione con loro, dialogare, chiedere consigli o rivelazioni sulla propria vita e quale direzione prendere. Tutto ciò, naturalmente, presuppone l'esistenza di un'altra dimensione, un livello superiore o inferiore al nostro, oppure parallelo, una sorta di limbo sovrannaturale dove i defunti non sono dissolti ma rimasti, trattenuti e in grado di risponderci. Attorno a questa idea è costruito il nuovo horror di Davide Montecchi, Al progredire della notte: una visione che confina con la necromanzia, con tutto quel cinema che si lancia nell'atto spericolato di evocare i morti (come già They Talk di Giorgio Bruno, ma il più potente degli ultimi anni è A Dark Song di Liam Gavin, irlandese, 2016). [...]
di Emanuele Di Nicola, articolo completo (4360 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 21 gennaio 2025