Carezze nel pugno: è buono l'esordio del giovane Huston
di Federico Pontiggia Il Fatto Quotidiano
Non puoi non prenderle nella vita, l'importante è darne una in più. Figuriamoci sul ring. Non bastasse il voltaggio esistenziale, Jack Huston rincara la dose: "Fino a che punto siamo disposti a spingerci per coloro che amiamo?". Succede in Day of the Fight, battezzato alla Mostra di Venezia nel 2023 e destinato agli annali pugnaci della Settima Arte: come se Rocky incontrasse Toro scatenato, sebbene il protagonista qui sia Irish Mikey, un irlandese. Piangerete come dei vitelli, vi avviso, ma prima starete addosso a Mikey con la stessa adesione che il Neorealismo dedicava ai perdenti d'elezione: già vuoto a rendere, passato dal quadrato al cielo a scacchi, il pugile ha la proverbiale seconda possibilità, assecondando "la verità della vita" che Huston ravvisa nelle storie di riscatto: "Avversità, paura, dubbio, disperazione, ma in qualche modo, mai senza speranza". [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (3027 caratteri spazi inclusi) su Il Fatto Quotidiano 7 dicembre 2024
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