La rivolta di Masih e delle altre
di Gabriele Porro Cult Week
È una rivolta tutta al femminile quella che racconta in Be my voice (2019, ma solo ora in uscita in Italia) Nahid Persson, regista iraniana esule da 40 anni in Svezia che non ha mancato di documentare in tutti questi anni l'opposizione delle donne al regime degli ayatollah, da Khomeini in avanti, nelle fasi di maggior o minore oscurantismo e riformismo del governo e delle istituzioni, e tra gli alti e i bassi di democrazia in termini sociali, politici e culturali. Più bassi che alti, decisamente, soprattutto nei rapporti di potere e controllo tra i sessi in quel paese dominato, di certo formalmente ma anche sostanzialmente, da un'applicazione più spesso conservatrice, e parziale delle prescrizioni religiose e delle indicazioni del Corano. [...]
di Gabriele Porro, articolo completo (7528 caratteri spazi inclusi) su Cult Week 5 marzo 2022