L'Odissea di Bruno
di Gianni Canova Duellanti
Bel titolo Il colore del vento. Bello e intenso. Perché ci dice della volontà del regista Bruno Bigoni di fare un film su un qualcosa di eminentemente visivo come un colore, precisando però che si tratta di un colore indecidibile e indefinibile. Un colore che non si vede. Perché il vento - si sa - ha caso mai un suono, una voce, un ritmo, un’intensità. Ma deriva il colore dallo spazio in cui soffia e scorre e ulula e respira: ha cioè, di volta in volta, il colore del mare e del cielo, del fango e del bosco, della neve e del fuoco. [...]
di Gianni Canova, articolo completo (4284 caratteri spazi inclusi) su Duellanti 22 aprile 2011