Don Fabio, sono una donna di 55 anni, e mi permetto di scriverle in risposta alle sue poche righe lasciate da Lei su mymovies tempo fa riguardo a Don Luigi Di Liegro, prete dei poveri. In un certo senso Lei ha ragione quando si definisce prete, non assistente sociale, e infatti Don Luigi faceva il prete, diceva messa e faceva tutte le cose inerenti il suo ministero, oltre che occuparsi dei poveri. Non mi riferisco a Lei, non la conosco, ma davanti a me, alle persone che hanno occhi per vedere, ci sono troppi sacerdoti che stanno sempre a fianco a fianco di chi più possiede, partendo dal più alto scranno, fino al più giovane pretino, sacerdoti col desco stracolmo e la pancia strapiena. Devono patire la fame allora? Certo che no! Moderare gli appetiti? Di tutti i generi? Certo che si.
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Don Fabio, sono una donna di 55 anni, e mi permetto di scriverle in risposta alle sue poche righe lasciate da Lei su mymovies tempo fa riguardo a Don Luigi Di Liegro, prete dei poveri. In un certo senso Lei ha ragione quando si definisce prete, non assistente sociale, e infatti Don Luigi faceva il prete, diceva messa e faceva tutte le cose inerenti il suo ministero, oltre che occuparsi dei poveri. Non mi riferisco a Lei, non la conosco, ma davanti a me, alle persone che hanno occhi per vedere, ci sono troppi sacerdoti che stanno sempre a fianco a fianco di chi più possiede, partendo dal più alto scranno, fino al più giovane pretino, sacerdoti col desco stracolmo e la pancia strapiena. Devono patire la fame allora? Certo che no! Moderare gli appetiti? Di tutti i generi? Certo che si. Mi torna alla mente un sacerdote, di un piccolo paesino, che dal pulpito si scagliava contro le discoteche e i suoi frequentatori, mentre tutti sapevano che aveva un'amante alla quale aveva regalato una villetta, era una del paese. Ecco cosa non è tollerabile. Il parroco del mio paese possiede una Mercedes, non sarebbe meglio una utilitaria? Insomma, Don fabio, la gente ama il sacerdote che si occupa dei problemi della gente, non del proprio portafoglio, senza per questo diventare assistente sociale. Con rispettoClaudia Cavallin
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