|
Da confrontare,anche se le connotazioni sono differenti,a "La morte sospesa" di Kevin MacDonald.Resoconto stupefacente sull'assurda sfida di un uomo degno dei personaggi creati da Werner Herzog.Ma se in "Fitzcarraldo" la frase "chi sogna può spostare le montagne"è un inno all'ottimismo e alla forza dei sogni,diciamo che qui navighiamo in tutt'altre acque(scusate la banalità).Alternando materiali d'epoca in massima parte inediti(compresi i 16 mm girati sulle barche dai partecipanti principali,in particolare Bernard Moitessier)interviste a familiari sia allora che nel presente,e testimonianze presenti di altri protagonisti dell'impresa(un amico di Crowhurst,il suo ignobile "agente",un giornalista che ne seguiva i progressi,ecc....)i due registi trasformano un semplice documentario nella cronaca della disfatta totale di un povero illuso.Illuso che,solo in mezzo al mare,ha visto progressivamente andare in frantumi tutte le sue speranze e aspettative.Costretto a infrangere le regole della gara facendo scalo per riparare la barca,ha poi deciso di mentire,tracciando una falsa rotta e accorciando la distanza.E per un allucinante paradosso,quando poteva comunque uscirne indenne pur non arrivando primo ma terzo(cosicchè non avrebbero controllato il diario di bordo),la sconfitta del secondo in gara(a causa del ribaltamento dell'imbarcazione dovuta ad una tempesta)ne ha segnato la definitiva disfatta.Cossicchè riesce difficile non chiedersi se negli ultimi deliri finali emersi dal suo diario,dove parla di esseri cosmici che giocano con noi,ripudia Dio e paragona la vita alla navigazione,non ci sia del vero.E in parallelo con la sua vicenda,scorre quella opposta dell'eccentrico Moitessier,che a sei settimane dall'arrivo che lo avrebbe visto secondo,decise ormai alterato pscicologicamente di riprendere il viaggio daccapo.Ma lui aveva eseperienza.Crowhurst,accecato(come il resto della sua famiglia,e di tutti coloro che favorirono la sua impresa)dall'ottimismo che lo aveva sempre contraddistinto,e al tempo stesso minato dal terrore di perdere tutto in caso di sconfitta,finì per ritrovarsi nella peggiore delle situazioni senza via d'uscita,scegliendo il modo più estremo per tirarsene fuori.Suscitano sgomento e commozione il finale,dove tutti gli estranei alla famiglia che lo aspettavano se ne vanno indignati e lo condannano scoprendo che li aveva ingannati perchè i suoi diari sono stati pubblicati a scopo di lucro.Come l'ultima immagine della barca di Crowhurst,ormai ridotta un rottame su una spiaggia ai Caraibi.Un documentario appassionante e profondo sui limiti dell'uomo,il pericolo dell'illusione,il prezzo salatissimo che si paga compiendo certe scelte sconsiderate.Adeguate musiche di Molly Nyman e Harry Escott.Se possibile guardatelo in originale sottotitolato.
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
twitter
diventa fan
