Complesso di colpa

Il ricco imprenditore Robertson perde la moglie (Bujold) e la figlioletta per non aver voluto pagare il riscatto del loro rapimento. 15 anni dopo incontra casualmente a Firenze una donna totalmente identica alla moglie (ancora la Bujold) e ne resta ossessionato. Evidentemente c'è dietro uno strano gioco. Atmosferica, quasi onirica parafrasi dell' hitchockiano "La Donna che visse due volte" (ma evidenti sono anche i richiami da "Marnie" e "Rebecca") che deve molto del suo fascino al superbo commento musicale e a una virtuosistica regìa fatta di avvolgenti piani sequenza e carrellate circolari più che all' intreccio che, a ben guardare appare insensato e non troppo credibile.