Mario Gromo
La Stampa
Il film giunge sulla scia di un recente scandaletto. Per chi non lo sapesse, la produzione italiana fruisce del rimborso del dieci per cento delle tasse erariali. Ai film meritevoli si concede un ulteriore otto per cento; ma il complessivo diciotto è praticamente concesso a una buona metà della nostra produzione, non esclusi i film di Macariu e di Totò. Ora, per questo di Germi (il regista di In nome della legge), il «Comitato tecnico» si è invece dichiarato contrario. Ne è subito nata una polemica, assai vivace; e in sede d'appello il primo verdetto è stato poi capovolto. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (4609 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957