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Pèpè le Moko, celebre bandito francese, è costretto a vivere nella Casbah di Algeri, unico luogo dove può difendersi dagli assalti della polizia. Quando si innamora di Gabì, decide di lasciare la Casbah, sapendo benissimo a cosa sta andando incontro. Catturato dalla polizia al porto, dopo aver visto partire Gabì, si toglie la vita. Il decimo film di Duvivier è una di quelle opere senza tempo, che non moriranno mai. Tanti elementi contribuiscono a creare un'atmosfera straordinaria: la meravigliosa ambientazione della Casbah, quartiere affascinante e misterioso; gli ottimi dialoghi che danno grande slancio al film, portando la narrazione sempre al centro dell'attenzione; infine soprattutto il personaggio di Jean Gabin, che con quest'opera si consacra come l'attore per eccellenza del realismo poetico e uno dei migliori attori francesi di tutti i tempi. L'impossibilità della salvezza, ma nonostante questo la ricerca di ogni tentativo per raggiungerla, è tipica dei personaggi di questo movimento ed è una delle ragioni del suo grande fascino. Da ricordare tanti momenti, ma forse più di ogni altro la sequenza in cui Pepè scende dalla Casbah arrivando alla città, ricostruita interamente in studio in modo magistrale. Pochi altri film hanno saputo influenzare il cinema del dopoguerra come questo. Assolutamente imperdibile.
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