Caramella alla Menta |
|
|||||||||||
Un film di Lee Chang-dong.
Con Yeo-jin Kim, Seo-hie Ko, Dae-yeon Lee, So-Ri Moon, Ji-Yeon Park, Sul Kyoung-gu.
continua»
Titolo originale Bakha satang.
Drammatico,
durata 144 min.
- Corea del sud 1999.
|
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il poetico ritratto della vita di un uomodi Lorenzo PisanoFeedback: 12452 | altri commenti e recensioni di Lorenzo Pisano |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 30 marzo 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il secondo lungometraggio di Lee Changdong ha inizio con una scena molto forte: la fine della vita di un uomo, Yong-ho. Un uomo disperato che si lascia andare completamente al dolore, un corpo donato all'angoscia e alla disperazione come in un quadro di Munch. Urla inconsulte, sbracciamenti e morte, che arriva inesorabile sotto forma di treno, in contrasto con la pace del fiume che scorre sotto le rotaie sopraelevate e a dispetto della superficialità delle persone che cantano e si svagano li vicino. L'acqua, il treno, la morte: questi sono i tre elementi cardine del film che si ripresenteranno sempre. Ogni scena rilevante è sottolineata dall elemento dell'acqua, sottoforma di fiume, mare, pioggia torrenziale, doccia lasciata aperta, perchè l'acqua scorre sempre, cosi come un treno, ed è inesorabile come la morte del protagonista. La vita procede su binari già tracciati ed anche se sembrano esserci biforcazioni, la scelta è un'illusione. Il punto d'arrivo non può cambiare. L'unica cosa che si può fare è procedere a ritroso e ricostruire i tasselli del mosaico della vita di quest'uomo, che uniti insieme lo hanno portato al suicidio. Il film è diviso in sezioni, separate dalle riprese di un treno che procede all'inverso, simbolo della vita, in una composizione ad anello. Lentamente tutti i pezzi si incastrano procedendo a ritroso di vent'anni nella vita di Yong-ho fino a restituirci un quadro sempre piu completo ed una comprensione sempre maggiore di quello che appare come un atto assurdo quale il suicidio. Contemporaneamente Lee Changdong ripercorre attraverso la vita di Yong-ho le tappe della storia recente coreana, criticandole aspramente, e che avranno anche un'effetto concreto sulla vita del personaggio, rendendolo sempre piu cinico e crudele. Il poetico ritratto della vita di un uomo, mostrata con tutte le indecisioni, le scelte sbagliate, le illusioni, i dolori, gli amori, i rimpianti. Il treno si fermerà solo quando ritornerà al punto di partenza: il fiume. Un ragazzo che voleva fare il fotografo guarda con sguardo ingenuo e colmo di speranze il futuro teatro della sua morte. Il film è ricco di inquadrature dalla grande carica espressiva, ed offre spaccati della realtà della Corea del sud di una crudezza disarmante. Riesce sempre a creare una sensazione di attesa nello spettatore, disseminando piccoli indizi, oggetti significativi, in ogni sezione della vita di Yong-ho, che richiama le sezioni precedenti o successive, in un ben congegnato sistema ad incastro. L'uomo si identifica nella Storia, e non riesce a reggerne il peso: questo è il vero motivo del suicidio. Lee Changdong rappresenta sullo schermo le contraddizioni ed il dolore di un paese che ha massacrato i suoi studenti negli anni ottanta, e che guardandosi alle spalle, personificato in Yong-ho, non riesce a reggere il peso della colpa. Un film di denuncia intriso di introspezione e drammaticità. Pier Lorenzo Pisano
[+] lascia un commento a lorenzo pisano »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Lorenzo Pisano:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
Link esterni
|
|