The Conjuring - Il rito finale

La saga di *The Conjuring* giunge (forse) alla sua conclusione, e lo fa rimanendo fedele al proprio inconfondibile stile narrativo. ? evidente che il marchio Warner Bros. abbia inteso preservare quella cifra estetica e drammaturgica che, nel corso degli anni, ha reso l?universo dei coniugi Warren un punto di riferimento imprescindibile nel panorama dell?horror contemporaneo. Questa nuova pellicola non si discosta dalle coordinate gi? tracciate: la modalit? del racconto rimane coerente con quella firma ?in nero su carta bianca? che ha caratterizzato le grandi storie del franchise. Una scelta stilistica che, pur garantendo riconoscibilit? e coerenza interna, solleva interrogativi sulla sua capacit? di rinnovarsi davvero. Tuttavia, non si pu? dire che il film sia privo di meriti. Il racconto si radica profondamente nella paura primordiale della perdita, ed ? proprio l? che riesce a colpire con maggiore efficacia. Le sequenze pi? inquietanti, accompagnate da un uso sapiente della fotografia e da costumi di grande impatto visivo, regalano momenti di autentico turbamento. In particolare, una delle entit? soprannaturali evocate nella storia ricorda per impostazione estetica il demone Bughuul del film *Sinister* (2014), creando un?interessante eco visiva all?interno del genere. Vera Farmiga e Patrick Wilson, ormai divenuti incarnazioni definitive dei coniugi Warren, offrono ancora una volta performance di altissimo livello. La loro chimica scenica e la capacit? di suscitare empatia rimangono uno dei pilastri emotivi della saga. Eppure, nonostante tutto, qualcosa sembra mancare. Le aspettative, alimentate da una massiccia campagna promozionale e da un?attesa quasi rituale da parte dei fan, non vengono del tutto soddisfatte. Il film ? godibile, ben realizzato, ma non riesce a imporsi come il grande capitolo conclusivo che si preannunciava. Ci si aspettava un confronto finale con il Male assoluto, una sorta di epilogo esorcistico che chiudesse con potenza l?arco narrativo dei Warren ? ma quella catarsi non arriva, o almeno non nella misura sperata. Si avverte, a tratti, un tentativo di osare, di allontanarsi dagli schemi consolidati. Il tono ? leggermente pi? oscuro, la paura assume sfumature diverse, forse pi? interiori. Ma il passo verso l?innovazione resta timido, come se la saga fosse ancora prigioniera della propria iconografia. *The Conjuring: L?ultimo rito* resta un capitolo consigliato, soprattutto per chi ha seguito con passione questa lunga avventura cinematografica. Non sar? facile dire addio ai coniugi Warren, e forse ? proprio questo il vero incubo che il film ci lascia: l?idea che il loro viaggio sia davvero giunto alla fine.