Aaron Taylor-Johnson nell'origin story di uno dei più acerrimi nemici di Spider-Man: basta una bella scena d'inseguimento per accettare una sceneggiatura sconclusionata e una CGI approssimativa?
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Sarebbe fuori luogo dire che la montagna ha partorito il topolino, non fosse altro che l'approdo sul grande schermo di Kraven - Il cacciatore è, sì, l'esito di una lunga gestazione ma anche un intrattenimento un po' tirato via, un prodotto di consumo effimero che tutto sommato sembra perlopiù assolvere all'obbligo di espandere e arricchire l'universo di Spider-Man firmato Sony.
L'origin story di uno dei più acerrimi nemici del personaggio è, infatti, il sesto appuntamento della franchise SSU (Sony's Spider-Man Universe) e conferma la debolezza di un sistema in affanno che, a differenza del Marvel Cinematic Universe, stenta a costruire un immaginario autorevole (si vedano i precedenti Morbius e Madame Web, con la pur fortunata eccezione del comunque discutibile Venom). [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (2861 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 11 dicembre 2024