"Amore a Mumbai": parla la nuova India
di Nicola Falcinella La Provincia di Como
Il cinema indiano si fece conoscere in Occidente a metà anni '50 per merito di Satyajit Ray con "Il lamento sul sentiero" e la trilogia di Apu, di impronta neorealista da cui poi si evolverà per raccontare la complessità di campagne e città del Subcontinente.
Ora l'India è il Paese più popoloso e una potenza emergente, è rimasta terra di contrasti, anche se al cinema siamo abituata a vederla poco e come luogo esotico, nei film di Bollywood più evocati che visti davvero. Ora arriva sugli schermi, forte del Grand Prix ottenuto al 77° Festival di Cannes, il secondo premio per importanza, il raffinato "Amore a Mumbai - All we imagine as light" di Payal Kapadia. [...]
di Nicola Falcinella, articolo completo (3064 caratteri spazi inclusi) su La Provincia di Como 11 ottobre 2024
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