claudio romei
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domenica 11 settembre 2022
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film distopico in salsa vintage....
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Crimes of the future è una pellicola ambientata in un futuro non precisato, per inteso sembra quasi un passato futuribile o un presente con tecnologia futura, mi spiego meglio: nonostante si percepisca chiaramente di vivere un'epoca futura con tecnologia e mezzi avanzati, in realtà la vita quotidiana è praticata in luoghi con arredi del nostro passato donando al film un effetto vintage inconsueto. Nel presente del film l'umanità ha subito grandi trasformazioni e grandi mutazioni così che il dolore e le infezioni sono spariti. Protagonisti della pellicola sono una coppia di artisti performer (Saul Tenser e Caprice) che adottano come mezzo performativo la chirurgia ambulatoriale e la chirurgia estetica.
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Crimes of the future è una pellicola ambientata in un futuro non precisato, per inteso sembra quasi un passato futuribile o un presente con tecnologia futura, mi spiego meglio: nonostante si percepisca chiaramente di vivere un'epoca futura con tecnologia e mezzi avanzati, in realtà la vita quotidiana è praticata in luoghi con arredi del nostro passato donando al film un effetto vintage inconsueto. Nel presente del film l'umanità ha subito grandi trasformazioni e grandi mutazioni così che il dolore e le infezioni sono spariti. Protagonisti della pellicola sono una coppia di artisti performer (Saul Tenser e Caprice) che adottano come mezzo performativo la chirurgia ambulatoriale e la chirurgia estetica. Siccome non c'è dolore la loro esperienza li ha portati a creare ed allevare cellule tumorali che poi rimuovono durante una performance pubblica. Parallelamente al progetto artistico però esistono altre realtà, come quella dei servizi segreti che vogliono monitorare l'evoluzione umana e quella dei dissidenti che invece sono riusciti a creare un organo che si nutre di plastica, risolvendo secondo loro il problema dell'inquinamento. Tutte queste situazioni si intersecano a più riprese durante la visione, tanto che l'inizio spiazzante con un infanticidio tornerà di fondamentale importanza più volte. Il film l'ho trovato estremamente erotico nonostante non ci siano scene di sesso e i nudi si limitino a un paio di tette al vento, la totale mancanza di dolore sviluppa una sorta di nuovo sesso attraverso la pratica chirurgica, può sembrare un po' kitch o un po' fetish in realtà ti tocca nel profondo. Il film mi è piaciuto moltissimo, buon inizio della stagione 2022/23. Non sempre Cronenberg è riuscito a produrre pellicole indimenticabili. Penso che comunque con questa sia riuscito ad arrivare ai livelli di Crash, La mosca, Inseparabili e eXistenZ. #davidcronenberg #crimesofthefuture #viggomortensen #saultenser #caprice #leaseydoux
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maramaldo
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mercoledì 7 settembre 2022
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quel che le interiora raccontano
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Cronenberg vuole convincerci che, al pari degli Etruschi, possiamo trarre dall'esame delle viscere auspici e pronostici. I suoi, beninteso, che non sono tanto incoraggianti. Grato a Emanuele Sacchi che ha offerto un chiaro orientamento in sintonia con questo pensiero: "... un futuro remoto che è al contempo una verosimile prosecuzione del nostro presente". Nondimeno avrei viaggiato lo stesso, in buona compagnia, nell'opinabile con puntatine nel farneticante, se non mi fossi imbattuto nella disamina di Claudio Romei con il quale vorrei confrontarmi circa aspetti del film cui non avrei mai pensato. La sensualità estrema. Ma come hai fatto, Claudio, a "tirarla fuori" da quegli sventramenti? E, poi, non vi è detto che la "sensibilità" è finita? I sensi son sempre quelli di una volta, cinque o sei, a seconda che si tratti o no di un sensitivo.
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Cronenberg vuole convincerci che, al pari degli Etruschi, possiamo trarre dall'esame delle viscere auspici e pronostici. I suoi, beninteso, che non sono tanto incoraggianti. Grato a Emanuele Sacchi che ha offerto un chiaro orientamento in sintonia con questo pensiero: "... un futuro remoto che è al contempo una verosimile prosecuzione del nostro presente". Nondimeno avrei viaggiato lo stesso, in buona compagnia, nell'opinabile con puntatine nel farneticante, se non mi fossi imbattuto nella disamina di Claudio Romei con il quale vorrei confrontarmi circa aspetti del film cui non avrei mai pensato. La sensualità estrema. Ma come hai fatto, Claudio, a "tirarla fuori" da quegli sventramenti? E, poi, non vi è detto che la "sensibilità" è finita? I sensi son sempre quelli di una volta, cinque o sei, a seconda che si tratti o no di un sensitivo. Il cinema è spettacolo, quindi principalmente allettamento degli occhi. In pratica richiede esibizionismo, nell'opera del regista canadese viene esemplificato in quelle ragazzette implumi che, a dir vero, non mi sembrano proprio giuste per farti vibrare.
Più che del film, abbondantemente studiato, occupiamoci un pò dell'Autore, usando alla buona la sua stessa psicanalisi. Mi sembra amaro, mal disposto. Già, l'inizio. Soppressione di una creatura, di una propria creatura. Nell'intimità domestica, in modalità improvvisate, niente atmosfere torbide, alla luce del sole, in riva al mare, in un colorato realismo dell'ambiente che vuol dare l'impressione di una concretezza, di una sua attualità. Non può bastare la motivazione balorda raccontata nella storia, qui c'è del personale, forse un ricordo.
Questo è niente. Pensa a come viene trattata Léa Seydoux (Caprice). Per la francesina non stravedo, non scioglie lei i ghiacciai. Ma per una volta che "esiste", agisce, si agita, si espone, si spoglia, si sdraia palpitante... che fa il perfido Cronenberg? Le pianta in fronte non so che porcherie deturpando il visetto dolce di colei che, se non fu la più stuzzicante, ancor oggi rimane la più delicata ed educata bondgirl.
Kristen Stewart (Timlin), esuberante di suo, charme intenso ed elegante. qui ambigua e insignificante.
Viggo Mortensen (Tenser), cadaverico, in un cappuccio nero tra Girolamo Savonarola e Giordano Bruno a Campo de' Fiori, funereo figuro alla Ingmar Bergman. Un'allegria, anche senza badare al nome...
Non mi addentro nella già "sviscerata" allegoria che il film propone. Materialismo, senz'altro, non come filosofia ma costatazione di un processo che si vuole come fatto esclusivamente naturale ("evoluzione della specie", pure sfotte). Non decadenza di costumi ma decadimento fisiologico, si manifesta come mutazione, può preludere all'estinzione.
Il tutto, in un'aria cinerina e umbratile, inframezzato da squarci di mattatoio, di antica sala operatoria, di obitorio... insomma un Rembrandt dei più deprimenti.
In questa immaginazione, c'è del rancore? Se c'è, viene da lontano. Talento ne ha, il vecchio David, inseguitore di fantasie. Purtroppo, soggetto a suggestioni allucinate, ad antiche influenze negative che lo portano al pessimismo. Tirando le somme di una vita d'artista, si ritrova desolato e stanco, nemico dell'uomo.
Gusto per il disgusto, insistenza sul ripugnante, perfino un tocco di sadismo... quel bisturi che traccia una linea rosso sangue su un morbido pancino.
Ma tu, Claudio, così sensibile, avresti accompagnato la mano sapiente del perito settore...?
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paolorol
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lunedì 5 settembre 2022
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film difficile ed interessante
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Non posso esprimere un voto perchè ho visto questo film in condizioni estreme e mi sono dovuto allontanare dalla sala ben prima della fine dello spettacolo. Mi limiterò ad esprimere pertanto solo le mie impressioni, riservandomi di rivederlo in condizioni meno drammatiche.
Cronenberg è autoindulgente e ha creato un film vintage, di non facile fruizione, piuttosto datato, una specie di figlio minore di Existenz. Lavoro per un pubblico di nicchia e di non facile lettura, cionondimeno interessante e, come sempre, provocatorio.
Posso soltanto dare un consiglio a chi deciderà di andarlo a vedere al cinema: scegliete una sala decente perchè il film è molto buio e cupo.
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Non posso esprimere un voto perchè ho visto questo film in condizioni estreme e mi sono dovuto allontanare dalla sala ben prima della fine dello spettacolo. Mi limiterò ad esprimere pertanto solo le mie impressioni, riservandomi di rivederlo in condizioni meno drammatiche.
Cronenberg è autoindulgente e ha creato un film vintage, di non facile fruizione, piuttosto datato, una specie di figlio minore di Existenz. Lavoro per un pubblico di nicchia e di non facile lettura, cionondimeno interessante e, come sempre, provocatorio.
Posso soltanto dare un consiglio a chi deciderà di andarlo a vedere al cinema: scegliete una sala decente perchè il film è molto buio e cupo.
Io l'ho visto al Teatro Ariston di Sanremo. Esperienza ben più allucinante del film stesso. Il mitico Ariston è imbellettato come una vecchia peripatetica in occasione della sua apparizione televisiva annuale ma poi, passata la festa, si ritrasforma in quello che è: la peggior multisala d'Europa !! Non ci andate mai, molto meglio vedere un film su un tablet piuttosto che all'Ariston.
Con le barcare di soldi che si beccheranno in occasione del festival nazionalpopolare questi avarissimi liguri non sono in grado di dare neanche un'imbiancata a quelle salette fatiscenti, come tutto il resto, ricavate in spazi esigui (persino il sottotetto è stato adibito a microsala), raggiungibili attraverso scalette e dedali vari, oltretutto pericolosissimi in caso di incendi..Anche il personale è in sintonia con lo schifo generale: maleducati e antipatici. Un horror incredibile. Audio inintellegibile, video a livello dei proiettori degli anni 80. Vergogna ! Dietro il mito molto spesso non c'è niente. Questo è vero per l'orrendo Ariston, non vero per Cronenberg !
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claudio romei
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mercoledì 31 agosto 2022
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film estremamente sensuale
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Crimes of the future è una pellicola ambientata in un futuro non precisato, per inteso sembra quasi un passato futuribile o un presente con tecnologia futura, mi spiego meglio: nonostante si percepisca chiaramente di vivere un'epoca futura con tecnologia e mezzi avanzati, in realtà la vita quotidiana è praticata in luoghi con arredi del nostro passato donando al film un effetto vintage inconsueto. Nel presente del film l'umanità ha subito grandi trasformazioni e grandi mutazioni così che il dolore e le infezioni sono spariti. Protagonisti della pellicola sono una coppia di artisti performer (Saul Tenser e Caprice) che adottano come mezzo performativo la chirurgia ambulatoriale e la chirurgia estetica.
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Crimes of the future è una pellicola ambientata in un futuro non precisato, per inteso sembra quasi un passato futuribile o un presente con tecnologia futura, mi spiego meglio: nonostante si percepisca chiaramente di vivere un'epoca futura con tecnologia e mezzi avanzati, in realtà la vita quotidiana è praticata in luoghi con arredi del nostro passato donando al film un effetto vintage inconsueto. Nel presente del film l'umanità ha subito grandi trasformazioni e grandi mutazioni così che il dolore e le infezioni sono spariti. Protagonisti della pellicola sono una coppia di artisti performer (Saul Tenser e Caprice) che adottano come mezzo performativo la chirurgia ambulatoriale e la chirurgia estetica. Siccome non c'è dolore la loro esperienza li ha portati a creare ed allevare cellule tumorali che poi rimuovono durante una performance pubblica. Parallelamente al progetto artistico però esistono altre realtà, come quella dei servizi segreti che vogliono monitorare l'evoluzione umana e quella dei dissidenti che invece sono riusciti a creare un organo che si nutre di plastica, risolvendo secondo loro il problema dell'inquinamento. Tutte queste situazioni si intersecano a più riprese durante la visione, tanto che l'inizio spiazzante con un infanticidio tornerà di fondamentale importanza più volte. Il film l'ho trovato estremamente erotico nonostante non ci siano scene di sesso e i nudi si limitino a un paio di tette al vento, la totale mancanza di dolore sviluppa una sorta di nuovo sesso attraverso la pratica chirurgica, può sembrare un po' kitch o un po' fetish in realtà ti tocca nel profondo. Il film mi è piaciuto moltissimo, buon inizio della stagione 2022/23. Non sempre Cronenberg è riuscito a produrre pellicole indimenticabili. Penso che comunque con questa sia riuscito ad arrivare ai livelli di Crash, La mosca, Inseparabili e eXistenZ. #davidcronenberg #crimesofthefuture #viggomortensen #saultenser #caprice #leaseydoux
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[+] quale sarà la nuova tappa dell''evoluzione umana?
(di antonio montefalcone)
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