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Quattro racconti dell’orrore tra il soprannaturale ed il surreale, che nel secondo, The Birthday Party, svilisce nel grottesco, scritti e diretti da quattro registe donne, Benjamin, Kusama, Clark e Vuckovic, con altrettante protagoniste donne e realizzato sulla falsa riga della Trilogia del terrore di Dan Curtis del 1975. Come Shahraz?d le autrici interrompono sul più bello la loro narrazione lasciando lo spettatore in sospeso in una atmosfera fascinata che prelude al nuovo episodio introdotto da una macabra messinscena burattinesca in stile cartoon vintage in bianco e nero più sinistra e spaventosa degli stessi racconti, in fin dei conti, a parte il primo, piuttosto convenzionali.

Quattro episodi che vedono come protagoniste assolute le donne, sia davanti che dietro la macchina da presa. Il più debole appare "The Birthday Party" dove la madre, pur di non rovinare la festa della propria bambina cerca di nascondere in un modo alquanto particolare la morte improvvisa del padre. "Her Only Living Son" sembra un chiaro omaggio a Rosemary's Baby. "Don't Fall" è un horror classico, con dei ragazzi in campeggio in un posto maledetto. Curioso e col finale pieno di punti interrogativi è "The Box", e forse per questo il più interessante dei quattro.