The Perfect Guy

David Rosenthal  dirige uno dei tanti film tv, prodotti in serie negli USA ed esportati nelle province d’oltreoceano, che potrebbe piacere agli appassionati dei thriller del sabato sera, trasmessi periodicamente dalle nostre compiacenti emittenti, dalla trama lineare e geometrica, che, pur essendo scontata ed intuibile nel suo sviluppo fin dall’inizio, riserva qualche sorpresa nelle sequenze finali, con una piccola variazione sul tema. Noioso e scialbo nella prima parte, con una colonna sonora insopportabile, si movimenta un poco quando il “tipo perfetto” incontrato per caso dalla protagonista, interpretata dignitosamente da un’attrice televisiva americana, Sanaa Lathan,si rivela un pericoloso stalker. [+]

David Rosenthal  dirige uno dei tanti film tv, prodotti in serie negli USA ed esportati nelle province d’oltreoceano, che potrebbe piacere agli appassionati dei thriller del sabato sera, trasmessi periodicamente dalle nostre compiacenti emittenti, dalla trama lineare e geometrica, che, pur essendo scontata ed intuibile nel suo sviluppo fin dall’inizio, riserva qualche sorpresa nelle sequenze finali, con una piccola variazione sul tema. Noioso e scialbo nella prima parte, con una colonna sonora insopportabile, si movimenta un poco quando il “tipo perfetto” incontrato per caso dalla protagonista, interpretata dignitosamente da un’attrice televisiva americana, Sanaa Lathan,si rivela un pericoloso stalker.
Cast, inquadrature e ritmi da telefilm, con personaggi appiattiti su una caratterizzazione superficiale, peraltro, poco credibili ed inverosimili nei passaggi cruciali, ne fanno un prodotto mediocre e più adatto ad un pubblico televisivo che alla grande sala, con un messaggio finale inequivoco ed esplicito che lo fa apparire come un grosso spot della lobby degli armaioli americani.
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Da non specialista di letteratura "gialla", "noir", "poliziesca", che però con queste problematiche si è confrontato varie volte, "THe perfect guy"appare, paradossalmente, prevedibile anche quando sembra invece essere"imprevedibile": sarà che non si colgono subito determinate sfumature, direi che anche i"colpi di scena"(espressione su cui converrebbe, però, riflettere un po'di più di quanto non si faccia comunemente)qui sono complessivamente scontati, con l'eccezione dell'aggressione dell'amante-stalker alla stazione di benzina, che cogli di sorpresa chi guarda il film da spettatore, sia egli "pubblico"o realmente"spettatrice-spettatore". [+]

Da non specialista di letteratura "gialla", "noir", "poliziesca", che però con queste problematiche si è confrontato varie volte, "THe perfect guy"appare, paradossalmente, prevedibile anche quando sembra invece essere"imprevedibile": sarà che non si colgono subito determinate sfumature, direi che anche i"colpi di scena"(espressione su cui converrebbe, però, riflettere un po'di più di quanto non si faccia comunemente)qui sono complessivamente scontati, con l'eccezione dell'aggressione dell'amante-stalker alla stazione di benzina, che cogli di sorpresa chi guarda il film da spettatore, sia egli "pubblico"o realmente"spettatrice-spettatore". Potrebbe essere, tra l'altro, un film "al femminile", "femminista",  volendo, ma allora la"produzione di senso"sarebbe decisamente un'esortazione a farsi giustizia da sè, non riponendo alcuna fiducia nelle istituzioni....Probabilmente, in questo caso, servirebbe  un confronto tra punti di vista diversi e alternativi, ma l'impressione che si ricava dalla sua visione è quella di una sottovalutazione dell'elemento "psichiatrico", nel senso che si dà per scontata la schizofrenia, come da  Kraepelin in poi la si configura...quasi nel frattempo nel campo in questione non fosse intervenuta alcuna trasformazione di paradigma. Interpreti poco noti, complessivamente abbastanza efficaci.   El   Gato [-]