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Barbra Streisand, dopo essere stata “Pazza” e matta in “Ma che sei tutta matta?”, torna, dopo qualche anno, a far la pazza per il figlio, in questo divertente film, che si vuol far passare per commedia. La vita è infatti una commedia e tragedia insieme e spesso quello che si cela attraverso la commedia è invece un dramma. Quanti ridono nel vedere cascare qualcuno, o hanno piacere se c’è chi cade, anche metaforicamente. Così può essere divertente assistere ad un litigio fra coniugi, che forse, drammaticamente, sono sul punto di separarsi.
Il film sebbene modesto nella recitazione e trama è comunque, come ho già detto, divertente, anche se può indisporre qualche spettatrice. Si assiste infatti ad un breve ma intenso rapporto madre e figlio, quanto dura un viaggio di pochi giorni, e non un’intera vita. Tutte le mamme amano e devono amare i propri figli, senza essere però possessive ed ossessive, devono vederli crescere e vederli uomini e non sempre come: “il mio bambino ..è il mio figliolo….io sono sua madre ecc.”
Devono fare in modo che se la cavino da sé senza “hai fatto….hai preso…non avrai dimenticato ecc”, “ come si chiamava l’altra…ed ora con chi stai?” La sentiamo Joyce raccomandare “lascia la macchina al parcheggio”, chiedere “fammi sapere se ti serve una sciarpa”, dare la buonanotte “tesoro ti ho comprato le mutande, se non ti vanno bene…”
Ecco che quel che è commedia diventa tragedia, il sorriso, lacrima.Il piacere della convivenza un sacrificio, un sopportare, un tollerare.
Il rapporto madre-figlio è portato all’esasperazione, volutamente, ma nasconde profonde verità della vita familiare e quotidiana di molte mamme e di molti figli già da matrimonio.
Il giovane laureato,inventore, scapolone,senza successo nel lavoro e con le donne torna a casa dalla mamma per il suo compleanno, o per la Festa del Ringraziamento.
Lei lo va ad aspettare,a prendere,all’aeroporto e comincia a parlare, parlare, parlare, non smette un solo momento di informarsi su tutto.
Andy invece propone alla mamma di accompagnarlo in un giro d’affari. Sarà lei(Barbra Streisand) e non il figlio(Seth Rogen) a guidare l’auto, sarà lei a dividere le stanze d’albergo,lei ad accompagnarlo nella presentazione del suo prodotto, lei a portargli via la scena e la parola.
Ascoltando tanta musica Anne Fletcher, regista, ci porta in giro per l’America ed attraversando grandi spazi, percorrendo tante belle strade, ci mostra un po’ di Los Angeles, della California, di San Francisco, del New Jersey, del Texas (dalla buona carne), del Gran Canyon ( l’'immensa gola creata dal fiume lungo 446 chilometri circa, profondo 1.600 metri e largo sino a 27 chilometri, con 2 miliardi di storia), infine nel Tennessee ricoperto di tanta neve. Anche il Nuovo Mondo è una Grande Bellezza!
Si rilasceranno all’aeroporto, ognuno prenderà con il proprio volo la propria strada, ma lei potrà dire: “questa settimana è stata la più bella della mia vita” (ma il titolo originale è “Il viaggio colpevole”) e confesserà: “Ho avuto i miei sensi di colpa per i tuoi molteplici fallimenti con le donne”, per poi chiamalo al telefonino immediatamente dopo averlo salutato!
C’è posto anche per un po’ d’amore narrato, abbandonato e scoperto.
Una madre che dà al proprio figlio il nome dell’uomo che fu il suo primo grande amore,un padre che dà alla figlia il nome della donna che fu il suo primo grande amore.
Quante madri si riconosceranno un po’ in Joyce e quanti figli un po’ in Andy.
Chigi –chibar22@libero.it
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