Lore

Lore, una pellicola indipendente co-prodotta da Germania, Australia e Regno Unito meriterebbe certamente maggiore attenzione. Un film magnetico, di una grazia e delicatezza notevole nonostante l'arduo argomento trattato, che segue le vicende di una giovane ragazza tedesca, l'omonima della copertina e del titolo, alle prese con la sopravvivenza in una Germania post bellica piegata e distrutta. Ma il film in maniera molto sobria e delicata ci racconta anche il passaggio repentino dall'infanzia all'adolescenza, alla scoperta della sessualità emergente. Abbellito da una fotografia -naturale- magnifica questo film spicca tra i lavori più notevoli e memorabili sul nazismo. [+]

Lore, una pellicola indipendente co-prodotta da Germania, Australia e Regno Unito meriterebbe certamente maggiore attenzione. Un film magnetico, di una grazia e delicatezza notevole nonostante l'arduo argomento trattato, che segue le vicende di una giovane ragazza tedesca, l'omonima della copertina e del titolo, alle prese con la sopravvivenza in una Germania post bellica piegata e distrutta. Ma il film in maniera molto sobria e delicata ci racconta anche il passaggio repentino dall'infanzia all'adolescenza, alla scoperta della sessualità emergente. Abbellito da una fotografia -naturale- magnifica questo film spicca tra i lavori più notevoli e memorabili sul nazismo. Anche perchè qui il nazismo serve principalmente da sfondo al racconto drammatico di Lore e dei suoi fratelli, una storia di dolore e sopravvivenza, che rappresentano la dura lotta che hanno dovuto affrontare i giovani che hanno ereditato una nazione frantumata e divisa, e i quali hanno dovuto fare i conti col fardello morale, pesante e indelebile, che la fine della guerra aveva portato allo scoperto, sconvolgendo il mondo intero.

La storia si svolge in una cittadina della Germania, a pochi giorni dalla fine della guerra, la famiglia di Lore decide di partire per nascondersi agli Alleati che ben presto avvrebbero catturato e imprigionato chiunque lavorasse per il governo hitleriano. E i genitori della ragazza erano proprio due agenti delle SS. Radunati i figli e tutti i loro averi più preziosi (gioelleria su tutto) la famiglia parte alla volta di una casa di campagna. Un posto apparentemente idilliaco, ma la quiete non è destinata a durare a lungo. Il padre lascia la famiglia sin da subito nella speranza di scappare dall'ira degli Alleati; la madre invece resta con i cinque figli cercando di condurre una vita normale. Ma quando le forze armate iniziano a seguire le traccie degli ex agenti SS, anche la mamma decide di costituirsi, lasciando alla figlia più grande il compito di occuparsi dei fratelli e portarli al sicuro, a casa della nonna matena ad Amburgo. Da quel punto a inizio una vera peripezia per i cinque ragazzini ma su tutti per Lore, che deve assicurarne la sopravvivenza e l'incolumità, mentre attraversano a piedi una distanza lunga 900 km per arrivare sino alla meta. Lungo il cammino, attraverso boschi, campagne e fiumi incontreranno la vera faccia della Germania post-bellica, fatta di fame, miseria, morte, disperazione e rassegnazione.
Durante il tragitto, Lore s'imbatte più volte con persone ambigue, diffidenti che spesso negano di prestarle aiuto o di comprare del cibo per lei e i bambini più piccoli. Lei stessa diventa testimone della brutalità della guerra e dei risultati che la nuova generazione tedesca ha involontariamente ereditato, quella stessa generazione che si sarebbe assunta il compito di far risorgere la nazione.