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signorbagheri
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domenica 3 agosto 2025
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thriller spagnolo titolo italiano
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Gli occhi di Julia, questo sarebbe potuto e dovuto essere il titolo italiano del film di Morales, che come tutti i registi spagnoli risulta naturalmente portato per realizzare thriller, cosa che, invece, purtroppo, ai giovani cineasti italiani risulta non difficile ma addirittura impossibile, e, invece, i nostri geniali titolisti, forse nel tentativo, per nostra fortuna fallito, di spoilerare un film che sicuramente non hanno visto hanno fatto il capolavoro che si legge nella locandina, assolutamente fuorviante. La trama complicata quanto basta, non troppo pallottolosa ma nemmeno semplice semplice, un buon livello di suspense, il cast ottimo e qualche colpo di scena abbastanza imprevedibile rendono la pellicola una piacevole opera di intrattenimento.
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elgatoloco
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domenica 13 giugno 2021
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intelligente film di genere
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"Los Ojos de Julia"(Guillem Morales, scritto insieme con Oriol Paul, produzione e probabile influenza di Guillermo del Toro, 2010)racconta di due sorelle affette da una gravissima malattia degeneratvia alla vista, che colpisce dapprima l'una, che aveva subito(pare)un trapianto non riuscito di cornea, che sembra essersi suicidata, ma giustamente la sorella, che vede appropinquarsi per lei lo stesso male, sospetta giustamente che le cose stiano diversamente... Intelligente film di genere della migliore cinemtatografia spagnola in collaborazione con quella catalana, "Los Ojos de Julia", certo, non disdegna atrmosfere e scene à la tronçonneuse, grandguignolesche, e questo, se si vuole, nel finale, pesa negativamente, ma in complesso il film è ottimamente realizzato, per la"deviazione di prospettiva"su chi possa essere realmente il colpevole, dove il principale sospettato, almeno da parte della donna, si rivela non solo innocente, ma colui che le ha lasciato un "dono"positivo.
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"Los Ojos de Julia"(Guillem Morales, scritto insieme con Oriol Paul, produzione e probabile influenza di Guillermo del Toro, 2010)racconta di due sorelle affette da una gravissima malattia degeneratvia alla vista, che colpisce dapprima l'una, che aveva subito(pare)un trapianto non riuscito di cornea, che sembra essersi suicidata, ma giustamente la sorella, che vede appropinquarsi per lei lo stesso male, sospetta giustamente che le cose stiano diversamente... Intelligente film di genere della migliore cinemtatografia spagnola in collaborazione con quella catalana, "Los Ojos de Julia", certo, non disdegna atrmosfere e scene à la tronçonneuse, grandguignolesche, e questo, se si vuole, nel finale, pesa negativamente, ma in complesso il film è ottimamente realizzato, per la"deviazione di prospettiva"su chi possa essere realmente il colpevole, dove il principale sospettato, almeno da parte della donna, si rivela non solo innocente, ma colui che le ha lasciato un "dono"positivo... , dove l'alternanza cromatica tra luce e tenebre(e la luce, presente, assente o gradatamente ridotta è notoriamente il principio anche dei colori e ciò per il cienma, che è anche e soprattutto ottica, ha una certa importanza...)è fondante e introduce ogni nuova sequenza, appunto nel segno di un'alternanza che è il perno, in questo caso,anche dello stesso plot del fikm . Bene gli interpreti prinicpali, a inziare soprattutto da Belén Rueda nel doppio ruolo delle due sorelle, Lluis Homar, il mairto della donna, Francesc Orella, l'invesgiatore-ispettore, Joan Dalmau, un anziano "Misterio", in un film che non nasconde di voler essere"solo di genere", ma come tale risulta efficace al pari di molte opere notevoli. El Gato
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francismetal
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giovedì 27 luglio 2017
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non ci posso credere!
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Io non so chi sia questo regista, ma ha creato qualcosa che io personalmente non avevo mai visto. Mi chiedo perché sul web quando si parla di horror tutti parlano del ritorno di It, di Annabelle, di The Conjuring, ecc... mai che si parli di film come questo!
Questo film mette ansia per davvero, perché non ci sono fantasmi, mostri, splatter, o le solite cose, ma qui si parla della cecità, una cosa che è dietro l'angolo, ognuno di noi potrebbe diventarlo all'improvviso.
E già non ci si deve fidare di nessuno, figuriamoci se non si può vedere.
All'inizio la scena negli spogliatoi dove ci sono le donne non vedenti poteva risparmiarla, le fa sembrare dei mostri!
L'espediente di non mostrare in volto l'assistente è notevole, anche quello che quest'ultimo usa per vedere se lei ci vede oppure no.
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Io non so chi sia questo regista, ma ha creato qualcosa che io personalmente non avevo mai visto. Mi chiedo perché sul web quando si parla di horror tutti parlano del ritorno di It, di Annabelle, di The Conjuring, ecc... mai che si parli di film come questo!
Questo film mette ansia per davvero, perché non ci sono fantasmi, mostri, splatter, o le solite cose, ma qui si parla della cecità, una cosa che è dietro l'angolo, ognuno di noi potrebbe diventarlo all'improvviso.
E già non ci si deve fidare di nessuno, figuriamoci se non si può vedere.
All'inizio la scena negli spogliatoi dove ci sono le donne non vedenti poteva risparmiarla, le fa sembrare dei mostri!
L'espediente di non mostrare in volto l'assistente è notevole, anche quello che quest'ultimo usa per vedere se lei ci vede oppure no...
Ci sono vari colpi di scena che non mi sarei aspettato, vari sospetti, varie piste, tra cui anche quella del sovrannaturale non è da escludere se prendi certi elementi, oltre che la paranoia.
Insomma è da vedere e rivedere anche se è molto drammatico.
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toty bottalla
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martedì 17 gennaio 2017
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thriller melenso in stile telefilm!
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Una donna indaga sulla morte sospetta della sorella, ci saranno diversi omicidi, anche lei sarà presa di mira dll'assassino dalla mente malata che la ridurrà cieca. Una storia thriller dilungata, un pò noiosa e ripetitiva nelle tante sequenze, una storia che annoda i suoi fili ingarbugliati con forzature durante il racconto servendo alcune scene in maniera prevedibile, risulta buona la prova della Rueda nel suo assolo di circa due ore, produzione spagnola che convince poco. Saluti.
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guidobaldo maria riccardelli
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mercoledì 6 aprile 2016
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regia sapiente per un'opera ben congegnata
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Non delude questo bel prodotto dal sapore tipicamente spagnolo, servendosi sì di tòpoi classici arricchiti però con una regia fantasiosa e brillante, alternando alle brevi soggettive le riprese con figure tagliate, volte et a mantenere vivi i dubbi sulla risoluzione del mistero et ad immergere lo spettatore nel dramma affrontato dalla protagonista Julia, convincentemente interpretata da Belén Rueda. Questa riuscita scelta stilistica, declinata di conseguenza tramite un narratore puramente omodiegetico a focalizzazione interna, comporta un grado di tensione costantemente sostenuto per l'osservatore, alla ricerca, disperata, di un qualche appiglio in uno scenario via via sempre più drammatico.
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Non delude questo bel prodotto dal sapore tipicamente spagnolo, servendosi sì di tòpoi classici arricchiti però con una regia fantasiosa e brillante, alternando alle brevi soggettive le riprese con figure tagliate, volte et a mantenere vivi i dubbi sulla risoluzione del mistero et ad immergere lo spettatore nel dramma affrontato dalla protagonista Julia, convincentemente interpretata da Belén Rueda. Questa riuscita scelta stilistica, declinata di conseguenza tramite un narratore puramente omodiegetico a focalizzazione interna, comporta un grado di tensione costantemente sostenuto per l'osservatore, alla ricerca, disperata, di un qualche appiglio in uno scenario via via sempre più drammatico. Salvo quindi una prima parte non troppo convinta, una volta iniziato il rullaggio ci si mantiene ad una quota del tutto sostenuta, con continui ribaltamenti di fronte.
Buona anche la fotografia, basata sull'opposizione luce-buio, col secondo carattere a farla chiaramente da padrone.
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herovr
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lunedì 21 marzo 2016
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per chi si accontenta
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Trama inverosimile e confusa. Belen Rueda discreta anche se ha dato molto di più in "the orphanage" quello sì pur essendo altrettanto inverosimile si lascia vedere e con un finale davvero sorprendente.
Qui veramente poche emozioni se non in qualche scena ma cose già viste e riviste (l'ombra in un corridoio, un coltello, un cadavere... repertorio insomma).
La sequenza finale con lo zoom negli occhi é la pessima ciliegia su una torta di discutibile qualità.
Unico punto a favore una citazione nella sequenza finale (spegnimento delle luci da parte di lei) presa dal film "gli occhi della notte" con Audrey Hepburn film assolutamente da vedere. Questo si può tranquillamente evitare.
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themorenina
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venerdì 3 luglio 2015
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molto bello e commovente
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Film molto bello,con un finale commovente.
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paride86
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lunedì 6 gennaio 2014
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bello
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Bel thriller spagnolo che intrattiene con una suspense crescente e senza mai annoiare. Si perde un po' nello sdolcinato finale, ma per il resto è davvero un ottimo film con una bravissima protagonista.
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arwen88
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giovedì 28 novembre 2013
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bellissimo
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Bellissimo film , fa paura al punto giusto senza necessariamente essere pieno di sangue , ma sono stati tutti bravissimi e il film riuscitissimo ....
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dario
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domenica 3 novembre 2013
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goffo
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Gli nuoce la preparazione dichiarata agli eventi. La trama è abusata ed è trattata, per giunta, con molta sufficienza. Il finale è francamente insopportabile. Un po' e cose vengono salvate dalla recitazione, sebbene qusi sempre sopra e righe, e una certa capacità narrativa, un certo ritmo relativo, specie nella seconda parte. Nessuna analisi psicanalitca, eppure è un film con ambizioni psicanalitiche (ridotte subito a banale pretesto, infatti).
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