Bad Brains

Il problema principale di questo regista(e non è il solo di certo)è che nei suoi film(almeno di quelli che ho visto io e con questo siamo al quarto)non ha altro da offrire che una confezione professionale e location indovinate.Ma non basta questo a compensare le altre mancanze e ottenere risultati accettabili.Dal racconto "Prima del delirio" di tale Enrico Solvetti,un tentativo nostrano di  thriller psicologico con accenni soprannaturali-horrorifici sul modello dei film d'oltreoceano.Impresa tragicamente fallita:mancano sia una trama(ridotta a un mix caotico e sterile di risibili siparietti tra vittime e carnefici,qualche blanda scena di sesso,flashback,squarci onirici e sogni)che un cast appropriati. [+]

Il problema principale di questo regista(e non è il solo di certo)è che nei suoi film(almeno di quelli che ho visto io e con questo siamo al quarto)non ha altro da offrire che una confezione professionale e location indovinate.Ma non basta questo a compensare le altre mancanze e ottenere risultati accettabili.Dal racconto "Prima del delirio" di tale Enrico Solvetti,un tentativo nostrano di  thriller psicologico con accenni soprannaturali-horrorifici sul modello dei film d'oltreoceano.Impresa tragicamente fallita:mancano sia una trama(ridotta a un mix caotico e sterile di risibili siparietti tra vittime e carnefici,qualche blanda scena di sesso,flashback,squarci onirici e sogni)che un cast appropriati.E sempre come negli altri suoi film il regista fa l'errore di lesinare sul gore vero e proprio(praticamente assente,il massimo mostrato sono i canonici schizzi di sangue addosso agli assassini quando infieriscono sulle vittime)per cercare un'atmosfera malsana e allucinata che a causa dei limiti sopracitati non si respira nemmeno per un istante.Nessuna tensione o suspence,solo noia e confusione.Il non-cinema indipendente nostrano che purtroppo la fa da padrone in larga parte già da un ventennio buono. [-]

Davide (Emanuele Cerman) e Alice (Valeria Sannino) sono una coppia di giovani serial killer che cattura e tortura all’interno del loro isolato e tetro casolare ragazzi che hanno avuto la sola sfortuna di appartarsi in zone frequentate dai due psicopatici . Il loro particolare modus operandi comprende il filmare le loro atrocità su nastro attraverso una videocamera, nonché un anomalo accanimento sui corpi delle loro vittime nell’affannosa ricerca di qualcosa che li ossessiona con sempre maggior intensità. Una notte però qualcosa va storto. In seguito di un loro raid assassino, infatti, vengono seguiti in modo discreto da uno strano ragazzo di nome Mirco (Matteo Tosi) che però, una volta arrivati al casale, viene quasi immediatamente e maldestramente sorpreso e fatto prigioniero dai due. [+]

Davide (Emanuele Cerman) e Alice (Valeria Sannino) sono una coppia di giovani serial killer che cattura e tortura all’interno del loro isolato e tetro casolare ragazzi che hanno avuto la sola sfortuna di appartarsi in zone frequentate dai due psicopatici . Il loro particolare modus operandi comprende il filmare le loro atrocità su nastro attraverso una videocamera, nonché un anomalo accanimento sui corpi delle loro vittime nell’affannosa ricerca di qualcosa che li ossessiona con sempre maggior intensità. Una notte però qualcosa va storto. In seguito di un loro raid assassino, infatti, vengono seguiti in modo discreto da uno strano ragazzo di nome Mirco (Matteo Tosi) che però, una volta arrivati al casale, viene quasi immediatamente e maldestramente sorpreso e fatto prigioniero dai due. La sua cattura è il punto d’arrivo di una ricerca che il giovane conduceva ormai da parecchio tempo, ma mentre la sua morte sembra ormai vicina e scontata, il coraggio mostrato dal ragazzo e l’assenza di paura nei suoi occhi sembra mettere in difficoltà sia Davide che Alice. Il giovane inoltre sembra conoscere troppe cose dei due a tal punto da arrivare a spaventarli, ma ancora più inquietante il suo destino sembra simbiotico a quello del suo carnefice. Dal racconto “Prima del delirio” di Enrico Solvetti nasce questo film brutale e sanguinario ma che è allo stesso tempo piuttosto raffinato e con un discreto ritmo narrativo. Sono numerosi e a volte efficaci i salti improvvisi tra realtà e filmato, nonché tra realtà e incubo/immaginazione. Il frequente ricorso alla tecnica del feedback, avente per lo più ad oggetto episodi dell’infanzia dei due protagonisti, porta lo spettatore step by step alla comprensione della psicologia dei due serial killer e di quello che loro cercano nei corpi. Tuttavia, mentre si lascia apprezzare ad un livello stilistico, non riesce quasi mai ad appassionare e a creare un’atmosfera veramente avvincente, soprattutto a causa di stratagemmi in voga negli horror italiano anni ’70 e ’80 ma ormai oggi totalmente fuori tempo. L’eccessiva complicatezza della narrazione poi sembra essere più adatta ad un romanzo giallo che ad un film dell’orrore, dove sono altri gli elementi che dovrebbero prevalere. Infine, la brutalità soprattutto del protagonista maschile (Davide), l'unico elemento che avrebbe la potenzialità di far rabbrividire e provare emozioni forti allo spettatore, viene purtroppo maldestramente stemperata e quasi resa inverosimile da un copione troppo fitto di dialoghi. [-]

Rileggendomi tutte le recensioni/commenti sottostanti una battuta: Qui non si tratta di non amare i film dell'orrore, al contrario, noi disprezziamo gli orrori di film.

Non esprimo un voto per il semplice fatto che non ho mai adorato le sevizie e le torture cinematografiche e nel senso più stretto non mi piacciono granchè i film su questa linea, però da un punto di vista oggettivo ci sono cose così evidenti da farlo subito capire: Questo è un film italiano al 100%!!! E' come andare a fare shopping, 15 secondi per sapere con certezza se un capo è di nostro gradimento. In questo caso me ne sono bastati 3. Se non altro per capire che era appunto made in Italy. Mi spiace doverlo dire ma è nella realtà delle cose. Una pellicola italiana, ammesso pure che chi lo stia per guardare nemmeno lo sappia (così com'è successo a me), appena ne inizia la visione bastano pochi secondi per capirlo. [+]

Non esprimo un voto per il semplice fatto che non ho mai adorato le sevizie e le torture cinematografiche e nel senso più stretto non mi piacciono granchè i film su questa linea, però da un punto di vista oggettivo ci sono cose così evidenti da farlo subito capire: Questo è un film italiano al 100%!!! E' come andare a fare shopping, 15 secondi per sapere con certezza se un capo è di nostro gradimento. In questo caso me ne sono bastati 3. Se non altro per capire che era appunto made in Italy. Mi spiace doverlo dire ma è nella realtà delle cose. Una pellicola italiana, ammesso pure che chi lo stia per guardare nemmeno lo sappia (così com'è successo a me), appena ne inizia la visione bastano pochi secondi per capirlo. La solita fotografia indecente degna dei telefilm di mezzogiorno, doppiaggi scadenti anche perchè 9 volte su 10 manco ci sono, è preferibile far parlare gli attori con le loro stesse voci. E si, l'Italian style vuole genuinità. MA LO VOLETE CAPIRE CHE IL DOPPIAGGIO è UN'ARTE E I DOPPIATORI ITALIANI SONO I MIGLIORI DEL MONDOOOOO ????? Finchè le scelte saranno queste, dal nostro paese, anche le storie migliori ne usciranno con le ossa rotte. La mia non è esterofilia è una sana constatazione dei fatti. Chissà se ho titolo, arte e parte per permettermi certe affermazioni? Chissà... [-]

Puro trash... La cosa peggiore è la supponenza e la seriosità del regista. Crede veramente di stare a fare un horror morboso della psiche alla Lynch o alla Tsukamoto. Ma il film è solo amatoriale, dalla recitazione alle scenografie di cartapesta. Per non parlare dei dialoghi, o della sceneggiatura cripto-onanistica (tipica appunto dei dilettanti che si prendono sul serio e vogliono darsi le arie). Non c'è proprio niente da salvare. Puro trash involontario. Fotografia e attori da film porno. Così come le ambientazioni indefinite che vorrebbero fare "cinema internazionale", ma in realtà risultano totalmente inverosimili e conferiscono al prodotto solo una tristezza infinita e una povertà ancora maggiore. [+]

Puro trash... La cosa peggiore è la supponenza e la seriosità del regista. Crede veramente di stare a fare un horror morboso della psiche alla Lynch o alla Tsukamoto. Ma il film è solo amatoriale, dalla recitazione alle scenografie di cartapesta. Per non parlare dei dialoghi, o della sceneggiatura cripto-onanistica (tipica appunto dei dilettanti che si prendono sul serio e vogliono darsi le arie). Non c'è proprio niente da salvare. Puro trash involontario. Fotografia e attori da film porno. Così come le ambientazioni indefinite che vorrebbero fare "cinema internazionale", ma in realtà risultano totalmente inverosimili e conferiscono al prodotto solo una tristezza infinita e una povertà ancora maggiore. [-]

L'unica cosa che condivido di questo film è la scena di vomito della ragazza alle ultime battute, solo perchè dopo aver visto un film del genere si fa fatica a non vomitare, se questi sono i film o l'horror di ultima generazione preferisco guardare quelli vintage. Cosa c'è nell'oscurità, la chiamerò luce..... fermate il declino.

GRANDE IVAN IL FILM MI E' PIACUTO VERAMENTE...SEI IL FUTURO ITALIANO DEL CINEMA HORROR E PSICOTICO!!!!

Il film è assolutamente da gurdare, tenete d'occhio regista e attori, saranno delle rivelazioni.

Tremendo, lo pensavo migliore, in realta è veramente HORROR, nel senso che fa paura. DIMENTICATELO