L'uomo che non c'era

Ed, parrucchiere, fiuta l'affare nell'investire su un innovativo sistema di lavanderia a secco. Per entrare in società con uno sconosciuto socio gli servono diecimila dollari. Li trova ricattando anonimamente Big Dave, marito della proprietaria dell'emporio in cui lavora Doris (come contabile), moglie di Ed che coltiva anche una relazione - di cui Ed è al corrente - con lo stesso Dave. La sottrazione dei soldi fa svanire la possibilità di aprire una nuova filiale dell'emporio, mandando in fumo una sicura promozione per Doris. Dave, intanto, viene a sapere l'autore del raggiro. Lo scontro tra Ed e Dave finisce con quest'ultimo che muore accoltellato. Ad essere arrestata, per omicidio e frode, è tuttavia Doris, che aveva manomesso i libri contabili dell'emporio. Il fratello di Doris, parrucchiere capo di Ed, accetta di ipotecare il negozio per pagare la parcella dell'avvocato difensore. Doris si impicca in cella, e dall'autopsia si scopre che era incinta, ma non di Ed. Il fratello della donna, disperato, comincia a bere e lascia l'attività ad Ed. Nel mentre, il fantomatico "lavatore a secco" si è dileguato con i soldi senza lasciare traccia. Ed cerca di riscattarsi dalle sue miserie promuovendo, senza successo, la carriera di una giovanissima pianista sua conoscente che egli stima. Dopo un assurdo incidente d'auto in cui i due restano coinvolti - fortunatamente senza gravi conseguenze -, Ed viene arrestato, ma non per l'omicidio di Dave... Un noir in grande stile questo dei fratelli Coen, girato in uno splendido bianco e nero patinato (che concorre a creare, in numerose immagini, mirabili contrasti di luce) capace di rendere ancor meglio l'atmosfera del genere. Allo stesso modo de Il Grande Lebowski, come per sovvertire le caratteristiche della categoria cinematografica cui la pellicola senza dubbio appartiene, l'intreccio - eccellente - si evolve in maniera serrata contando però su continui spunti ironico-grotteschi, con un tono sempre fluttuante, anche nei momenti più tristi, tra il drammatico ed il tragicomico: è una prerogativa dei fratelli Coen, ed è, ora come ora, probabilmente impossibile trovare qualcuno che sappia farlo meglio di loro.