Diretto da un regista canadese con pochissimi film al suo attivo, Gavin Wilding, La casa di Cristina intrattiene fino alla fine senza mai annoiare nonostante il cast mediocre, in cui spicca soltanto John Savage, il pessimo montaggio e le riprese un po’ naif da film tv. Il plot è un miscuglio di generi; si spazia dall’horror adolescenziale, con conseguente ed ovvia mattanza di ragazzine, al dramma familiare, con la giovane protagonista alle prese con un fratellino rompiscatole da accudire ed un padre ambiguamente protettivo, dopo che la mamma è stata rinchiusa in manicomio. B-movie fine anni ’90 tutto sommato guardabile che si tinge anche di giallo con un bel colpo di scena finale a sorpresa e niente affatto prevedibile, forse anche perché assolutamente inverosimile.