figliounico
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sabato 17 maggio 2025
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non uno dei migliori allen
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Un finto biopic su un chitarrista mai esistito interpretato da Sean Penn pur essendo ispirato il suo personaggio alla figura di un vero musicista, Django Reinhardt un virtuoso dello gypsy jazz degli anni quaranta i cui brani fanno da colonna sonora al film. Grande prova attoriale di Penn, Allen se la cava con la solita ironia, un poco spenta a dire il vero rispetto a quella formidabile di Harry a pezzi di qualche anno prima. Non uno dei migliori Allen.
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dandy
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martedì 6 maggio 2025
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treni e topi.
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Alle prese con un falso documentario su un personaggio fittizio(ispirato alla figura di Django Reinhardt,che il protagonista non può incontrare senza svenire)Allen gioca abilmente con gli stereotipi dell'artista sfrontato(ma solo il secondo migliore al mondo) e i suoi rapporti con le donne(non escludendo tocchi autobiografici) raccontando una storia non banale e sottilmente malinconica,alla larga da compiacimenti e che gioca in modo scanzonato con i generi cinematografici(spassosa la parentesi gangster o il disastroso debutto hollywoodiano di Hattie).Ottimo Penn(che quando suona è doppiato da Howard Alden)e tenerissima la Morton,sorta di Gelsomina muta arrivata dritta da "La strada" di Fellini.
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Alle prese con un falso documentario su un personaggio fittizio(ispirato alla figura di Django Reinhardt,che il protagonista non può incontrare senza svenire)Allen gioca abilmente con gli stereotipi dell'artista sfrontato(ma solo il secondo migliore al mondo) e i suoi rapporti con le donne(non escludendo tocchi autobiografici) raccontando una storia non banale e sottilmente malinconica,alla larga da compiacimenti e che gioca in modo scanzonato con i generi cinematografici(spassosa la parentesi gangster o il disastroso debutto hollywoodiano di Hattie).Ottimo Penn(che quando suona è doppiato da Howard Alden)e tenerissima la Morton,sorta di Gelsomina muta arrivata dritta da "La strada" di Fellini.Allen è anche sceneggiatore ed interpreta uno degli intervistati.John Waters è Mr.Haynes.
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steffa
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martedì 24 settembre 2019
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finale non da allen
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il film è molto piacevole sotto tuti i punti di vista, peccato per il finale semi tragico che lascia un leggero senso di vuoto
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fedeleto
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martedì 23 ottobre 2012
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allen tra accordi e disaccordi
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Emmer Ray e' un chitarrista famoso ma si sente secondo al grande Django Reinhardt,passa la sua vita a suonare in vari locali ma la sua condotta sempre dedita ai piaceri mondani lo rende inaffidabile verso chiunque.Dalla ragazza che egli abbandona e la moglie con cui ci si lascia perche' lo tradisce,fino ad arrivare alla piu' completa solitudine ,Emmet Ray vivra' in solitudine,la sua musica deve essere ascoltata da chi puo' capirlo,come la capiva quella povera ragazza che egli ha lasciato e che ora si e' rifatta una vita.Woody Allen vorrebbe far passare il film per un documentario sulla biografia di un inesistente musicista,riesce comunque ad ogni modo a far uscire una pellicola interessante su parecchi punti di vista.
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Emmer Ray e' un chitarrista famoso ma si sente secondo al grande Django Reinhardt,passa la sua vita a suonare in vari locali ma la sua condotta sempre dedita ai piaceri mondani lo rende inaffidabile verso chiunque.Dalla ragazza che egli abbandona e la moglie con cui ci si lascia perche' lo tradisce,fino ad arrivare alla piu' completa solitudine ,Emmet Ray vivra' in solitudine,la sua musica deve essere ascoltata da chi puo' capirlo,come la capiva quella povera ragazza che egli ha lasciato e che ora si e' rifatta una vita.Woody Allen vorrebbe far passare il film per un documentario sulla biografia di un inesistente musicista,riesce comunque ad ogni modo a far uscire una pellicola interessante su parecchi punti di vista.Emmet Ray e' un musicista che vive la sua vita con l'ossessione del doppio ovvero del suo musicista preferito Django,eterno secondo vive la sua vita con la propria convinzione di artista in solitudine quando capisce che la musica e' niente senza nessuno che possa ascoltarla,l'artista e' colui che e' artista per gli altri.Woody Allen come sempre firma sceneggiatura soggetto e regia e sceglie Sean Penn nel ruolo di Emmet,ad ogni modo Penn e' convincente ,Uma Thurman invece assolutamente non necessaria.Ne esce comunque un film profondo nel suo contenuto ed e' doveroso citare Zhao Fei il direttore della fotografia che svolge un ottimo lavoro( non a caso era il direttore della fotografia di Lanterne Rosse).Senza troppe pretese accontenta quasi tutti i fan di Allen.
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tiamaster
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giovedì 27 ottobre 2011
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bel film!!!
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A mio parere non eccellente come altre opere del regista,però e un film più che buono e assolutamente geniale come il mitico regista.La sceneggiatura è sempre perfetta,come woody ci ha abituati,i personaggi bellissimi e originali,con un ottimo e simpatico sean penn,un film da vedere se vi definite dei geni imbattibili.un ottima colonna sonora che omaggia il jazz anni 30 è un buon cast,un film chè in sè non ha difetti,non come "manatthan"...mapiù de "incontrerai l'uomo dei tuoi sogni",un ottimo film.
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francesco2
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venerdì 27 maggio 2011
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non mi entusiasma
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Un umorismo garbato (Lo sapevamo), un'ironia particolare (Lo sapevamo, anche se chi scrive, ho già scritto, non è un patito di Allen). La chiave sta, forse, nell'atteggiamento di devozione e d invidia che l'eterno secondo prova per l'eterno primo. Da un lato ne parla con ironia, dall'altra farebbe di tutto per incontrarlo. L'inizio promette meglio, almeno quando entra in ballo il personaggio interpretato dalla Morton,fortunatamente senza patetismi di sorta.
Non mancano, a parte l'umorismo (?) sui topi, spunti sulla casualità della vita, l'ironia sulla megalomania degli artisti (La luna finta che cade addosso al protagonista). Ma resta un film un pò ripetitivo, che ha uno dei punti deboli nel pur ben interpretato personaggio della Thurman, donna prevedibile nella sua (Apparente) imprevedibilità.
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django
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giovedì 27 gennaio 2011
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un monito a chi si sente troppo"artista".
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Amare se stessi perchè l'amore degli altri fa paura. Un padre che picchiava ed una madre scomparsa. La chitarra come strumento di riconciliazione con il mondo in quanto alto riconoscimento sociale. Questi temi fanno da accompagnamento alla linea melodica del racconto, le tensioni e le cadenze dell'esistenza vengono abbellite dall'improvvisazione della vita stessa, dato un tema sul quale esprimersi. Il film ha il pregio di descrivere la fuga di un uomo in sella alla propria chitarra, senza fermarsi nelle oasi che gli si presentano, ma evitando i rischi emotivi, fino ad accorgersi che "sta sbagliando" e distruggere su un albero la sua chitarra, per rinascere (da quel momento sparisce ma incide i suoi dischi migliori).
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Amare se stessi perchè l'amore degli altri fa paura. Un padre che picchiava ed una madre scomparsa. La chitarra come strumento di riconciliazione con il mondo in quanto alto riconoscimento sociale. Questi temi fanno da accompagnamento alla linea melodica del racconto, le tensioni e le cadenze dell'esistenza vengono abbellite dall'improvvisazione della vita stessa, dato un tema sul quale esprimersi. Il film ha il pregio di descrivere la fuga di un uomo in sella alla propria chitarra, senza fermarsi nelle oasi che gli si presentano, ma evitando i rischi emotivi, fino ad accorgersi che "sta sbagliando" e distruggere su un albero la sua chitarra, per rinascere (da quel momento sparisce ma incide i suoi dischi migliori). Ottimo film da rivedere più volte (dedicato ai musicisti):
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paride86
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domenica 7 febbraio 2010
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buono
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Storia del chitarrista Emmet Ray, in un ritratto personale e al tempo stesso collettivo e di un'epoca.
Un film diverso dal solito per Woody Allen che, stavolta, affida il ruolo del protagonista al bravissimo Sean Penn piuttosto che farlo lui stesso.
Nonostante tutto non mi ha entusiasmato più di tanto.
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paride86
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domenica 7 febbraio 2010
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buono
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Storia del chitarrista Emmet Ray, in un ritratto personale e al tempo stesso collettivo e di un'epoca.
Un film diverso dal solito per Woody Allen che, stavolta, affida il ruolo del protagonista al bravissimo Sean Penn piuttosto che farlo lui stesso.
Nonostante tutto non mi ha entusiasmato più di tanto.
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barmario
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giovedì 24 dicembre 2009
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piacevole storia di un grande artista sgangherato
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Non conoscevo la storia di questo artista, che Allen racconta con grande ilarità, aiutato anche da un grande Sean Penn
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