6 gradi di separazione

due ore di film per finire nel nulla. Un film fatto di tante parole ma di poca sostanza. Bravi gli attori che però non portano a un finale concreto.

  Questo particolare film di Schepisi parte dalla teoria dei sei gradi di separazione, ossia del mondo piccolo, di Frigves Karinthy. Una ricca coppia di mercanti d’arte newyorchese viene raggirata da un brillante ragazzo di colore che millantando una vecchia amicizia con i figli riesce a conquistare la fiducia della coppia per tradirla, quasi in un gioco. E sicuramente va segnalata l’incredibile interpretazione di Will Smith; e certamente la figura di Paul non era facile da decifrare, e un plauso va, comunque, anche al doppiatore italiano. [+]

Paul è un ragazzo che vive d'immaginazione e cerca così di dare un altro senso alla sua vita. Si ritroverà in mezzo all'alta società americana innescando meccanismi imprevisti e irreversibili che ne smaschereranno tutta la superficialità e l'ipocrisia. Pur con buoni propositi, "Sei gradi di separazione" non centra il bersaglio. La critica sociale è sferzante ma il film si perde in episodi collaterali che poco o nulla hanno a che vedere con il plot principale, contribuendo così ad aumentare la confusione di un impianto narrativo fatto di flashback e scaglie di storia. Ottima prova degli attori.

Film poco noto e mal pubblicizzato, merita assolutamente di essere ripescato. Script geniale, andamento sinuoso e affascinante e squadra di attori ai massimi livelli, su tutti la grandissima Channing e uno sbalorditivo Smith. Schepisi dirige, forse senza volerlo, un piccolo cult movie!

La necessità di questa mia recensione nasce da una inesattezza che ho letto. 6 GRADI DI SEPARAZIONE è un film che trasforma in immagini un'antica teoria indiana, secondo la quale NOI siamo separati dall'armonia con chiunque altro (leggi: "dalla felicità" - ndr) da 6 persone, 6 gradi di separazione appunto. Questa teoria è universale, anche se la trasposizione cinematografica si limita al contesto americano. Un'altra cosa. Il monologo di Will Smith sul potere dell'immaginazione e su "Il Giovane Holden" è uno dei momenti lirici più belli del film e, in assoluto, uno dei più bei monologhi della storia del cinema. Senza esagerazione. AT

Gran bel film e ottima prova di will smith. Unica pecca forse troppi dialoghi e il modo di parlare di questi tutti uguali. Una piccola perla sicuramente da vedere.

nn riesco a immaginare quel ragazzo così bello fare quello che ha fatto in quel film. mi ha delusa. forse era giovane ed era all'inizio della sua carriera? bo! mi ha comunque delusa! a lui basta intascare i soldi e non gli importa di ciò che provoca alle sue fan! comunque è un attore fantastico che riesce a cavarsela in ogni situazione con realisticità e spontaneità...ed è un bonazzo!!!

Bella recensione, purtroppo il film non l'abbiamo mai visto ma sembra bello! lo mettiamo a scaricare con emule! XD XD Andrea76 x caso di mestiere insegni arte alle scuole medie? Rx Tre studentesse...di scuole medie!

Ho dovuto vedere questo film per necessitò di studio e ne sono rimasto incantato. LA fotografia e l'interpretazione sono eccezionali. Smith grandioso, inaspettata prova di attore in un ruolo non suo. Channing meravigliosa nel finale. Un film che consiglio per le sue capacità di attrazione

E dire che l'avevo registrato per curiosità! Quando l'ho visto mi ha incantato....per come è scritto molto dialogo ben strutturato... recitazione superlativa will Smith in primis (mai visto recitare così!) E poi ho un amore viscerale per New York ben fotografata , il giovane Holden ... Michelangelo e kandisky. Una piccola opera d'arte non c'è che dire!