mamo
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martedì 8 gennaio 2008
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favoloso!
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Ottima storia;ottima fotografia; eccellente che di più non si può musica e gran belle ragazze che non guasta mai!
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enzo70
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giovedì 3 novembre 2016
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un film molto bello con musiche straordinarie
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Rivedo questo bellissimo film di Alan Parker almeno una volta all’anno; e ogni volta è una grande gioia; tra Mustang Sally e il ritmo di in the midnight hour un lungo viaggio nella musica soul dell’estremo sud del nord, l’Irlanda, con la deliziosa Dublino nel ruolo di protagonista. Il film è a metà da un commedia ed un musical, con musiche splendide e la storia di una band, the commitments appunto, che si forma, cresce e muore, tra Guiness, amori, rancori e pulsioni sessuali.
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Rivedo questo bellissimo film di Alan Parker almeno una volta all’anno; e ogni volta è una grande gioia; tra Mustang Sally e il ritmo di in the midnight hour un lungo viaggio nella musica soul dell’estremo sud del nord, l’Irlanda, con la deliziosa Dublino nel ruolo di protagonista. Il film è a metà da un commedia ed un musical, con musiche splendide e la storia di una band, the commitments appunto, che si forma, cresce e muore, tra Guiness, amori, rancori e pulsioni sessuali. Alan parker dà il meglio di sé e riesce a caratterizzare in maniera perfetta tutti i personaggi, dal cantante, con un talento incredibile che viene ampiamente compensato dal pessimo carattere, alle coriste, al fondatore del gruppo. Un film che oltre ad essere un cult per gli amanti di Wilson Pickett e dintorni è diventato anche un bellissimo musical.
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luca scialo
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sabato 1 maggio 2021
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una sgangherata band nella periferia irlandese
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Nella sua interessantissima filmografia, Alan Parker, recentemente scomparso, ha spesso e volentieri effettuato incursioni nella cultura irlandese. Raccontandone, senza presunzione british, pregi e difetti. Dunque, la caparbietà o l'orgoglio, per esempio, ma anche la pigrizia e la testardaggine. Prima di questo film, aveva già realizzato tre discreti musical, ma questo ha, è proprio il caso di dirlo, un suono diverso. Gli ha infatti conferito il taglio di una commedia esilarante, raccontando la storia di un gruppo di giovani e meno giovani messi insieme da un giovane ambizioso appassionato di musica: Jimmy Rabbitte La band si presenta con il genere soul sul palco, ma dietro le quinte sono più che heavy metal.
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Nella sua interessantissima filmografia, Alan Parker, recentemente scomparso, ha spesso e volentieri effettuato incursioni nella cultura irlandese. Raccontandone, senza presunzione british, pregi e difetti. Dunque, la caparbietà o l'orgoglio, per esempio, ma anche la pigrizia e la testardaggine. Prima di questo film, aveva già realizzato tre discreti musical, ma questo ha, è proprio il caso di dirlo, un suono diverso. Gli ha infatti conferito il taglio di una commedia esilarante, raccontando la storia di un gruppo di giovani e meno giovani messi insieme da un giovane ambizioso appassionato di musica: Jimmy Rabbitte La band si presenta con il genere soul sul palco, ma dietro le quinte sono più che heavy metal. Tra scazzottate, tradimenti e accuse reciproche. Riuscirà Jimmy a tenere unito il gruppo? Sullo sfondo, una Dublino di periferia di inizio anni '90. Con i suoi problemi sociali, che si apprestava a vivere le profonde trasformazioni di quel decennio, pur non perdendo mai la propria anima profonda che la contraddistingue da sempre.
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