|
|
|
domenica 18 maggio 2025
|
|
riguardo alle "imperfezioni" degli artisti
|
|
|
|
Egr. Dr. Sassi concordo pienamente con la sua bellissima recensione salvo un piccolo particolare: la dizione dell'adorabile Laura Morante. Nella mia ricerca artistica ormai cinquantennale ho potuto notare che spesso le cosiddette "imperfezioni" sono proprio quelle che rendono preziosa un'opera. A mio modesto avviso il modo di porsi della Morante ? cos? particolare che la rende unica nel panorama cinematografico nazionale ed ? la cosa che noi suoi estimatori apprezziamo di pi
|
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
luca scialo
|
martedì 12 gennaio 2021
|
secondo film di una trilogia sulla fuga e sull'amicizia
|
|
|
|
Gabriele Salvatores prosegue con la sua trilogia sull'amicizia e sulla fuga. Sebbene, i primi due, ossia il presente e Marrachesh Express restino i più consoni sul tema. Mentre Mediterraneo, che la conclude e resta il migliore, è ambientato nella seconda guerra mondiale. E la fuga e l'amicizia sono più una conseguenza del contesto che i protagonisti vivono. In questa pellicola siamo di fronte al tipico triangolo amoroso. Nel quale Dario soffia la fidanzata, Vittoria, all'amico Federico. Dario e Federico sono attori e colleghi, impegnati nella stessa tournée teatrale. Il secondo sta vivendo un periodo difficile, imbottito di ansiolitici e poco sveglio anche sul palco. Ma è ignaro del rapporto tra i due.
[+]
Gabriele Salvatores prosegue con la sua trilogia sull'amicizia e sulla fuga. Sebbene, i primi due, ossia il presente e Marrachesh Express restino i più consoni sul tema. Mentre Mediterraneo, che la conclude e resta il migliore, è ambientato nella seconda guerra mondiale. E la fuga e l'amicizia sono più una conseguenza del contesto che i protagonisti vivono. In questa pellicola siamo di fronte al tipico triangolo amoroso. Nel quale Dario soffia la fidanzata, Vittoria, all'amico Federico. Dario e Federico sono attori e colleghi, impegnati nella stessa tournée teatrale. Il secondo sta vivendo un periodo difficile, imbottito di ansiolitici e poco sveglio anche sul palco. Ma è ignaro del rapporto tra i due. Lo scoprirai casualmente, il che inevitabilmente incrinerà il rapporto. Ma c'è un altro evento all'orizzonte che rischia di dare il colpo decisivo alla loro amicizia già in profonda crisi. Sono arrivati gli anni '90, decennio nel quale ci si sveglierà brutalmente da quello precedente. Anche i rapporti d'amicizia subiranno delle variazioni e rientreranno tra quelle certezze che i nuovi tempi finiranno per scardinare insieme ad altre. Salvatores però non ci sta e con questa trilogia cerca di salvare il salvabile. Lasciando che a prevalere siano ancora i vecchi valori, malgrado le avversità e le sfide dei nuovi tempi.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
parsifal
|
venerdì 19 luglio 2019
|
teatro della vita
|
|
|
|
Salvatores nel 1990, con l'ausilio di Bentivoglio e MArciani alla sceneggiatura, fece un film sul teatro, territorio da lui ben conosciuto, e sui suoi retroscena umani. Due attori, Dario ( D.Abatantuono) e Federico ( F. Bentivoglio) , amici sin dall'adolescenza, sono in procinto di partire per una lunga tournèè teatrale, nella quale verrà messo in scena " IL Giardino dei Ciliegi" di Cechov. Federico attraversa un momento di profonda fragilità , con conseguente depressione, a causa di un abbandono; la donna di cui è perdutamente innamorato , Vittoria ( L.Morante) non vuole più saperne di lui. Grazie all'insistenza di Dario, parte sebbene con la mente ed il cuore altrove.
[+]
Salvatores nel 1990, con l'ausilio di Bentivoglio e MArciani alla sceneggiatura, fece un film sul teatro, territorio da lui ben conosciuto, e sui suoi retroscena umani. Due attori, Dario ( D.Abatantuono) e Federico ( F. Bentivoglio) , amici sin dall'adolescenza, sono in procinto di partire per una lunga tournèè teatrale, nella quale verrà messo in scena " IL Giardino dei Ciliegi" di Cechov. Federico attraversa un momento di profonda fragilità , con conseguente depressione, a causa di un abbandono; la donna di cui è perdutamente innamorato , Vittoria ( L.Morante) non vuole più saperne di lui. Grazie all'insistenza di Dario, parte sebbene con la mente ed il cuore altrove. Non immagina neanche lontanamente che la causa del suo mal d'amore è il suo amico fraterno, amante in gran segreto di Vittoria. Svogliato, demotivato e depresso, fa scena muta più volte e sembra non essere interessato a nulla che non sia la sua amata. La Verità verrà a galla ed in maniera molto traumatica, anche se la sceneggiatura presenta il tutto in modo tragicomico. Conflitti tra i due, antagonismo a più riprese e la signora in questione che tenta di fare da ago della bilancia, forzando ancora di più la mano. Si scontreranno duramente, si allontaneranno per poi riavvicinarsi. L'agente di Dario, Peruzzi ( N.Salerno) arriva a scritturare Federico per un ruolo in un fim, che era stato assegnato a Dario. Federico accetta e quando sembra che ormai le distanze siano diventate incolmabili, ecco la rivelazione. Storia teatrale e d'amicizia, cinema on the road, come Salvatores stesso insegna e rivalutazione di alcuni valori , ormai assai rari,. Gustose scenette, in primis quella tra Bisio benzinaio e Abatantuono, furibondo cliente al quale viene negato l' accesso ai servizi igienici. Divertente e riflessivo.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
parsifal
|
mercoledì 17 luglio 2019
|
amicizia , conflitti e verità
|
|
|
|
Salvatores nel 1990, con l'ausilio di Bentivoglio e MArciani alla sceneggiatura, fece un film sul teatro, territorio da lui ben conosciuto, e sui suoi retroscena umani. Due attori, Dario ( D.Abatantuono) e Federico ( F. Bentivoglio) , amici sin dall'adolescenza, sono in procinto di partire per una lunga tournèè teatrale, nella quale verrà messo in scena " IL Giardino dei Ciliegi" di Cechov. Federico attraversa un momento di profonda fragilità , con conseguente depressione, a causa di un abbandono; la donna di cui è perdutamente innamorato , Vittoria ( L.Morante) non vuole più saperne di lui. Grazie all'insistenza di Dario, parte sebbene con la mente ed il cuore altrove.
[+]
Salvatores nel 1990, con l'ausilio di Bentivoglio e MArciani alla sceneggiatura, fece un film sul teatro, territorio da lui ben conosciuto, e sui suoi retroscena umani. Due attori, Dario ( D.Abatantuono) e Federico ( F. Bentivoglio) , amici sin dall'adolescenza, sono in procinto di partire per una lunga tournèè teatrale, nella quale verrà messo in scena " IL Giardino dei Ciliegi" di Cechov. Federico attraversa un momento di profonda fragilità , con conseguente depressione, a causa di un abbandono; la donna di cui è perdutamente innamorato , Vittoria ( L.Morante) non vuole più saperne di lui. Grazie all'insistenza di Dario, parte sebbene con la mente ed il cuore altrove. Non immagina neanche lontanamente che la causa del suo mal d'amore è il suo amico fraterno, amante in gran segreto di Vittoria. Svogliato, demotivato e depresso, fa scena muta più volte e sembra non essere interessato a nulla che non sia la sua amata. La Verità verrà a galla ed in maniera molto traumatica, anche se la sceneggiatura presenta il tutto in modo tragicomico. Conflitti tra i due, antagonismo a più riprese e la signora in questione che tenta di fare da ago della bilancia, forzando ancora di più la mano. Si scontreranno duramente, si allontaneranno per poi riavvicinarsi. L'agente di Dario, Peruzzi ( N.Salerno) arriva a scritturare Federico per un ruolo in un fim, che era stato assegnato a Dario. Federico accetta e quando sembra che ormai le distanze siano diventate incolmabili, ecco la rivelazione. Storia teatrale e d'amicizia, cinema on the road, come Salvatores stesso insegna e rivalutazione di alcuni valori , ormai assai rari,. Gustose scenette, in primis quella tra Bisio benzinaio e Abatantuono, furibondo cliente al quale viene negato l' accesso ai servizi igienici. Divertente e riflessivo.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
gianleo67
|
giovedì 3 gennaio 2013
|
la valigia dell'attore
|
|
|
|
Dario e Federico sono due amici di vecchia data che condividono la stessa professione di attore e la stessa donna, la bella speaker radiofonica Vittoria. Quando Federico si trova in difficoltà (professionale e sentimentale) l'amico lo fa assumere dalla compagnia teatrale per cui lavora, impegnata in una tournée nazionale sulla rappresentazione del 'Giardino dei Ciliegi' di Checov, anche per farsi perdonare di avergli, a sua insaputa, soffiato la fidanzata. I fatti precipitano quando Federico scopre la tresca e i tre amici-amanti si ritroveranno a convivere nella stessa auto e nello stesso albergo in un ultimo tentativo di riconciliazione.
Commedia sentimentale 'on the road', il film di Salvatores è la divertita e divertente peregrinazione attraverso l'Italia (del paesaggio e dell'architettura) di una pièce teatrale e cinematografica che gioca (con furbizia e intelligenza) sul classico tema del 'menage-a-trois', mescolando le carte di una recitazione che oscilla continuamente tra la finzione di un palcoscenico posticcio e la verosimiglianza di un set su cui si svolge un ambivalente gioco delle parti.
[+]
Dario e Federico sono due amici di vecchia data che condividono la stessa professione di attore e la stessa donna, la bella speaker radiofonica Vittoria. Quando Federico si trova in difficoltà (professionale e sentimentale) l'amico lo fa assumere dalla compagnia teatrale per cui lavora, impegnata in una tournée nazionale sulla rappresentazione del 'Giardino dei Ciliegi' di Checov, anche per farsi perdonare di avergli, a sua insaputa, soffiato la fidanzata. I fatti precipitano quando Federico scopre la tresca e i tre amici-amanti si ritroveranno a convivere nella stessa auto e nello stesso albergo in un ultimo tentativo di riconciliazione.
Commedia sentimentale 'on the road', il film di Salvatores è la divertita e divertente peregrinazione attraverso l'Italia (del paesaggio e dell'architettura) di una pièce teatrale e cinematografica che gioca (con furbizia e intelligenza) sul classico tema del 'menage-a-trois', mescolando le carte di una recitazione che oscilla continuamente tra la finzione di un palcoscenico posticcio e la verosimiglianza di un set su cui si svolge un ambivalente gioco delle parti. Il leit motiv su cui si impernia la vicenda è il tema centrale che continua la sua quadrilogia sull'amicizia e sul viaggio (dopo Marrakech Express e prima di Mediterraneo e Puerto Escondido) che qui viene declinato nel confronto-scontro tra due protagonisti maschili sempre in bilico tra le loro comuni aspirazioni professionali e la condivisione di un rapporto amoroso che è insieme ago della bilancia e cartina di tornasole per decifrarne i mutamenti, le incrinature e lo stabilirsi di un rinnovato equilibrio, nell'affermazione del primato dell'amicizia sul più effimero e volubile sentimento verso l'altro sesso. Abile nel dirigere attori istrionici e situazioni al limite del farsesco e avvalendosi dell'ottima sceneggiatura (scritta a più mani insieme allo stesso Bentivoglio), Salvatores si rivela sagace nel tenere vivo il rapporto tra i tre protagonisti grazie al facile espediente di comunicazioni a distanza (telefoniche o radiofoniche) utile sia per intessere una ideale vicinanza tra gli elementi di una relazione basata dapprincipio sull'inganno e sull'indecisione (affettiva, amorosa, etica) che per condurre la vicenda all'inevitabile rendez-vous finale, alla definitiva resa dei conti in cui la donna (insieme madre, amante e amica) è l'arbitro imparziale tra opposte fazioni in campo destinate alla rappacificazione. La struttura filmica dimostra così di funzionare a dovere, non ostante l'implicita frammentarietà di una narrazione 'itinerante' e dalla limitata coralità e un certo bozzettismo dei personaggi e delle situazioni che dalla comicità brillante (a tratti esilarante) si rivolge in un involontario senso del grottesco (il piccato e ottuso benzinaio di uno spelacchiato Claudio Bisio che si ostina in una assurda quanto futile 'questione di principio'), tentazione sempre presente nel cinema dell'autore.
Attori tutti in parte e assonanti col proprio personaggio (quello del film e quello del teatro): un Abatantuono narcisista e smargiasso che funziona da perfetto complemento emotivo per il carattere scostante e indeciso dell'amico-avversario Bentivoglio. Laura morante, splendida regina di cuori dalla voce suadente rappresenta forse il contraddittorio e un pò debole compendio umano tra gli slanci generosi dell'istinto materno e il miraggio irraggiungibile dell'ideale erotico nostrano.
Come sempre accattivante la colonna musicale tra le belle sonorità jazz di Roberto Ciotti e la nostalgia di un De Gregori d'annata. Istrionico.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
andreabarella
|
mercoledì 17 marzo 2010
|
l'arcangelo gabriele
|
|
|
|
salvatores è assolutamnte il regista migliore italiano.
storia coinvolgente sull'amicizia,sull'amore un abatantuono straordinario e bentivoglio di una bravura imbarazzante.
ottimo prodotto italiano
|
|
|
[+] lascia un commento a andreabarella »
[ - ] lascia un commento a andreabarella »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
pier
|
venerdì 7 marzo 2008
|
molto bello
|
|
|
|
Sull'onda di Marrakesh Express e Mediterraneo anche questo film è molto significativo in cui viene presentato il vero valore dell'amicizia che va oltre al lavoro e all'amore. Il vero amico è per sempre e in questo film quel sentimento importante viene messo in gran risalto.
Eccezionale l'interpretazione di Bentivoglio, grandioso Diegone e divertente anche Bisio nella piccola parte a lui riservata.
Stupende le musiche.
Un gran bel film, da vedere!
|
|
|
[+] lascia un commento a pier »
[ - ] lascia un commento a pier »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mistergreen
|
lunedì 24 settembre 2007
|
fantastico
|
|
|
|
eccezionalmente travolgente e toccante per chi almeno una volta ha messo piede su di un palcoscenico..
|
|
|
[+] lascia un commento a mistergreen »
[ - ] lascia un commento a mistergreen »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
jules & jim
|
sabato 10 giugno 2006
|
da rivalutare !!!!
|
|
|
|
Almeno una volta l'anno rivedo questo film che mi emoziona sempre per la semplicita' con cui si vuole raccontare l'amicizia (forse rappresentata con una buona dose di maschilismo da Salvatores) tra due uomini rivali si' ma con rispetto reciproco anche se spesso giocata con armi sporche.
Grandi Bentivoglio (uno dei migliori attori italiani) e Abatantuono a cui forse servirebbe anche lui rivedersi in questi film per capire quanto vale ...
Uno plauso particolare a Roberto Ciotti che ci regala una colonna sonora blues da favola !!!
Da imparare a memoria il monologo iniziale di Bentivoglio tratto da "paint it black" dei Rolling Stones ...
[+] a proposir to di colonna sonora
(di svasso138)
[ - ] a proposir to di colonna sonora
|
|
|
[+] lascia un commento a jules & jim »
[ - ] lascia un commento a jules & jim »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
pier
|
sabato 27 maggio 2006
|
molto carino
|
|
|
|
E' un film molto carino in cui l'amicizia supera l'amore e tiene legate le persone.
Carina la storia, ottimi gli attori e ottima l'interpretazione.
Da vedere
|
|
|
[+] lascia un commento a pier »
[ - ] lascia un commento a pier »
|
|
d'accordo? |
|
|
|