tomdoniphon
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martedì 22 dicembre 2015
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un gioiellino della fantascienza
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“La fiducia è una cosa molto rara oggigiorno” (Kurt Russel).
Antardide. Un gruppo di scienziati è minacciato da un mostro riportato alla vita dalle radiazioni e capace di assumere qualsiasi sembianza.
Gioiellino della fantascienza e dell'horror, due generi che spesso nella storia del cinema sono andati a braccetto. Il film inizia e termina con due sequenze magistrali: la bellissima scena del cane inseguito dall'elicottero, che fa subito precipitare lo spettatore nel bianco della neve, teatro della vicenda; e la scena finale dei due soli sopravvissuti in mezzo all'Antardide, condannati a morire di freddo, senza poter sapere se la "Cosa" sia stata o meno sconfitta.
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“La fiducia è una cosa molto rara oggigiorno” (Kurt Russel).
Antardide. Un gruppo di scienziati è minacciato da un mostro riportato alla vita dalle radiazioni e capace di assumere qualsiasi sembianza.
Gioiellino della fantascienza e dell'horror, due generi che spesso nella storia del cinema sono andati a braccetto. Il film inizia e termina con due sequenze magistrali: la bellissima scena del cane inseguito dall'elicottero, che fa subito precipitare lo spettatore nel bianco della neve, teatro della vicenda; e la scena finale dei due soli sopravvissuti in mezzo all'Antardide, condannati a morire di freddo, senza poter sapere se la "Cosa" sia stata o meno sconfitta. Nel mezzo, un senso di inquietudine che lascia un senso di pura angoscia.
Molti l'hanno scambiato per una nuova versione di "Alien": ma qui l'attenzione, più che sulla "Cosa" (e sui suoi significati ed allusioni), è concentrata "sulla disintegrazione dell'umanità e la mancanza di fiducia della gente" (Carpenter). Un pessimismo cupo e disperato ma non fine a se stesso.
Tra i migliori di Carpenter.
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ultimoinquisitore
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giovedì 9 febbraio 2012
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capolavoro horror
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Fra poco uscirà nelle sale il remake di questo sequel dell'originario La cosa dell'altro mondo di Howard Hawks, o forse esce il prequel del sequel, o forse è un sequel del sequel o un remake del prequel di questo sequel o un sequel del primo ma prequel di questo. Non leggo quasi mai le trame dei film prima di vederli, ma queste voci che mi sono giunte sono incontrollabili e quindi dovrò andare al cinema a vedere come l'han fatto anche se dalle prime immaginimi sembra un remake di quello di Carpenter paro paro (soprattutto negli effetti speciali). La cosa è probabilmente il film più costoso di John Carpenter! Forse è meglio non saperlo perchè non è che si vedano tanto, se non negli incredibili, fantastici, orrorifici effetti speciali e trucchi.
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Fra poco uscirà nelle sale il remake di questo sequel dell'originario La cosa dell'altro mondo di Howard Hawks, o forse esce il prequel del sequel, o forse è un sequel del sequel o un remake del prequel di questo sequel o un sequel del primo ma prequel di questo. Non leggo quasi mai le trame dei film prima di vederli, ma queste voci che mi sono giunte sono incontrollabili e quindi dovrò andare al cinema a vedere come l'han fatto anche se dalle prime immaginimi sembra un remake di quello di Carpenter paro paro (soprattutto negli effetti speciali). La cosa è probabilmente il film più costoso di John Carpenter! Forse è meglio non saperlo perchè non è che si vedano tanto, se non negli incredibili, fantastici, orrorifici effetti speciali e trucchi.
Un film da far vedere a chi non l'ha mai visto e da rivedere una di queste sere d'inverno, sotto una coperta e al buio. Cast tutto al maschile, vario, dosato al punto giusto, con un grande ma leggermente sottotono Kurt Russel. Il mistero, la suspense, la paura si fanno sentire dalle prime scene! Molti clichè per cinefili: dai caratteri dei titoli di testa identici al primo capitolo di Hawks alle autopsie, alle analisi del sangue ecc. Davvero un cult! Un horror evergreen che non risente degli anni che passano. Ha già risentito abbastanza alla sua uscita: per colpa di E.T. (1982) non ha incassato quanto meritava, ma non ci si lamenta troppo. Ha vinto l'alieno buono su quello cattivo e quindi l'interesse per il prodotto calò drasticamente.
Ottima la rivistazione del libro, dove il panico e la paura creano paranoia, solitudine e il gruppo si divide e si crea così il caos. Non come nella pellicola del '51 dove l'unione americana fa la forza. Ma siamo in piena Guerra Fredda e il nemico venuto dai vicini confini (nel '51 siamo al Polo Nord, nell'82 siamo in Antartide) è di facile intuizione folcloristica (!), basti vedere la sua fisicità (il difetto più grande del film di Hawks: l'alieno).
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byrne
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venerdì 23 agosto 2013
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alle prese con le origini
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John Carpenter è un regista a suo modo fondamentale. Le opere più riuscite sono tutte entrate a far parte del vocabolario cinematografico, e, nel bene e nel male, l'hanno influenzato. Quante sono le fotocopie cyberpunk di Fuga da New York? Quante quelle horror di Halloween? Non ho dita sufficienti a contarle, neppure se aggiungo quelle dei piedi e me ne faccio prestare altre. Questa è la prima occasione in cui l'originale cineasta si sofferma con tanto di lacrimucce a guardare ai propri miti. E ad omaggiarli. Nell'enciclopedia fantahorror, La "cosa" da un altro mondo occupa un posto d'eccezione. Carpenter è stato ben attento a non farne una fotocopia, ma ha omaggiato il seminale film aggiornandone l'estetica e i ritmi alla propria epoca.
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John Carpenter è un regista a suo modo fondamentale. Le opere più riuscite sono tutte entrate a far parte del vocabolario cinematografico, e, nel bene e nel male, l'hanno influenzato. Quante sono le fotocopie cyberpunk di Fuga da New York? Quante quelle horror di Halloween? Non ho dita sufficienti a contarle, neppure se aggiungo quelle dei piedi e me ne faccio prestare altre. Questa è la prima occasione in cui l'originale cineasta si sofferma con tanto di lacrimucce a guardare ai propri miti. E ad omaggiarli. Nell'enciclopedia fantahorror, La "cosa" da un altro mondo occupa un posto d'eccezione. Carpenter è stato ben attento a non farne una fotocopia, ma ha omaggiato il seminale film aggiornandone l'estetica e i ritmi alla propria epoca. Sangue (ma nelle giuste dosi), tensione (a dosi generose), ignoto (a tonnellate). Come aveva insegnato, pochissimo tempo prima, l'Alien di Scott. E il suo mostro si trasforma per nascondersi, come lo xenomorfo dal cranio oblungo evolveva Nietzschianamente in nome della cieca sopraffazione. Girato con consumata maestria ed efficacemente (nulla di più) sceneggiato e recitato, il film trova i suoi punti di forza indiscutibili nell'ambientazione naturalmente spettrale e nel lavoro svolto sugli effetti speciali, ancora adesso sbalorditivi. Carpenter ha dato a Cesare quel che era di Cesare. Non è al livello dell'originale. Ma è diventato, incredibilmente, anche questo un archetipo. Quello del remake appassionato, divergente e ben riuscito.
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eugen
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sabato 10 febbraio 2024
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sfida carpenter riuscita
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"THe Thing"(JOhn Carpenter, liberamente tratto dal racconto di John W.Campbell, screenplay di Bill Lancaster, 1982), non e'un"ramake"del film del 1951, anzi propone una rilettura completamente"altra"della situazione Geniale, in qualche modo, il rovesciamento della situazione iniziale, con l'equivoco nella base sperimentale in Atlantide tra USA e Norvegesi, che porta a un morto; la vera questione si pone con la scoperta di un elemento alieno giacente cola'da millenni, che trasforma ogni cosa o meglio ingloba la struttura cellulare di chi"mangia"e la trasfroma/deforma in maniera mostruosa. Decisamente capace di mostrarci "altro"rispetto alla science fiction anche orrorifica tradizionale, Carpenter si avvale della musica di Morricone e degli effetti speciali di Rob Bottin, costruendo un film che spaventa, sconcerta e mostra(cosa rara in film anche coevi)il terrore nella faccia e nel corpo dei protaognisti, dove Kurt Russell, .
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"THe Thing"(JOhn Carpenter, liberamente tratto dal racconto di John W.Campbell, screenplay di Bill Lancaster, 1982), non e'un"ramake"del film del 1951, anzi propone una rilettura completamente"altra"della situazione Geniale, in qualche modo, il rovesciamento della situazione iniziale, con l'equivoco nella base sperimentale in Atlantide tra USA e Norvegesi, che porta a un morto; la vera questione si pone con la scoperta di un elemento alieno giacente cola'da millenni, che trasforma ogni cosa o meglio ingloba la struttura cellulare di chi"mangia"e la trasfroma/deforma in maniera mostruosa. Decisamente capace di mostrarci "altro"rispetto alla science fiction anche orrorifica tradizionale, Carpenter si avvale della musica di Morricone e degli effetti speciali di Rob Bottin, costruendo un film che spaventa, sconcerta e mostra(cosa rara in film anche coevi)il terrore nella faccia e nel corpo dei protaognisti, dove Kurt Russell, .A. WIlford Bradley Keith David e gli latri sono capaci di ffrontare una sfida in qualche modo"estrema"senza dare l'impressione di"recitare". Eugen
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joker 91
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martedì 22 maggio 2012
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capolavoro
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Carpenter porta al massimo livello la sua idea di cinema arrecando uno spettacolo di impressionati mostri,scene Splatter ed attori bravissimi considerato il genere già all'epoca non nuovissimo. Bravissimo K. Russell,bellissimo il trucco ed ottima la sceneggiatura come le musiche di Morricone. Probabilmente si tratta di uno dei pochi film orrorifici-fantascientifici totalmente autoriale con poco o quasi nulla di commerciale da arrecare grandi incassi. All' uscita non fu un grandissimo successo ma ad oggi dopo essere stato riscoperto nel tempo a ricevuto la più adeguata considerazione divenendo un capolavoro nel suo genere
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angusyoung95
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lunedì 29 luglio 2013
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epico
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Sicuramente uno dei film horror/fantascienza/thriller più belli che abbia mai visto... "La cosa" di Carpenter racconta di un gruppo di esploratori statunitensi che, trovandosi al polo sud, in seguito all'incontro/scontro con alcuni esploratori norvegesi, deve fronteggiare la più grande delle minacce: loro stessi. Un organismo alieno, infatti, infiltrandosi nel corpo di qualsiasi organismo umano o animale riesce a produrre delle copie dello stesso, e anche ucciderlo nutrendosi di esso. Come proteggersi da questa minaccia? La risposta (pessimista) che il film ci vuole dare é: non fidarti di nessuno. Perché é proprio in questo clima di ansia e di insicurezza come la Guerra Fredda che Carpenter ci trasmette un messaggio non certo rassicurante.
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Sicuramente uno dei film horror/fantascienza/thriller più belli che abbia mai visto... "La cosa" di Carpenter racconta di un gruppo di esploratori statunitensi che, trovandosi al polo sud, in seguito all'incontro/scontro con alcuni esploratori norvegesi, deve fronteggiare la più grande delle minacce: loro stessi. Un organismo alieno, infatti, infiltrandosi nel corpo di qualsiasi organismo umano o animale riesce a produrre delle copie dello stesso, e anche ucciderlo nutrendosi di esso. Come proteggersi da questa minaccia? La risposta (pessimista) che il film ci vuole dare é: non fidarti di nessuno. Perché é proprio in questo clima di ansia e di insicurezza come la Guerra Fredda che Carpenter ci trasmette un messaggio non certo rassicurante... L'ambientazione del film é molto realistica, la scelta degli attori (su tutti Kurt Russell, storico collaboratore di Carpenter in film come 1997- Fuga da New York, La cosa, Fuga da Los Angeles, Grosso guaio a Chinatown, ma anche Wilford Brimley nei panni di Dr. Blair fa la sua bellissima figura) é azzeccata, la regia di Carpenter é come sempre impeccabile e soprattutto gli effetti speciali di Rob Bottin sono fantastici (tanto che lo portarono ad essere uno dei tecnici più apprezzati di Hollywood)... insomma, ho detto tutto, ma potrei continuare per ore. "La cosa" é uno di quei film che va visto e rivisto per gli amanti della fantascienza/horror senza però nulla togiere ad Alien!
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