gianleo67
|
sabato 13 luglio 2013
|
le sorprendenti verità della finzione cinematograf
|
|
|
|
Investigatore privato in crisi coniugale si divide tra il pedinamento della moglie e del suo amante e il caso affidatole da una disinibita vedova di un ricco produttore di Hollywood che vuole riportare a casa la giovane e spregiudicata figlia sedicenne, unica erede delle fortune del marito. Quando ritrovata e ricondotta al domicilio materno la giovane, questa muore in un terribile incidente automobilistico sul set di un film d'azione, inizia a sospettare di un cinico e spietato complotto architettato dalla genitrice. La realtà però sembra essere molto diversa. Finale a sorpresa.
Poliziesco anomalo che oscilla continuamente tra il thriller psicologico e le atmosfere ambigue di un torbido dramma familiare, sospeso sulla incerta linea di demarcazione tra apparenze ingannevoli e sfuggenti rivelazioni, l'esito sconcertante di una avventurosa indagine sulla realtà (dei fatti).
[+]
Investigatore privato in crisi coniugale si divide tra il pedinamento della moglie e del suo amante e il caso affidatole da una disinibita vedova di un ricco produttore di Hollywood che vuole riportare a casa la giovane e spregiudicata figlia sedicenne, unica erede delle fortune del marito. Quando ritrovata e ricondotta al domicilio materno la giovane, questa muore in un terribile incidente automobilistico sul set di un film d'azione, inizia a sospettare di un cinico e spietato complotto architettato dalla genitrice. La realtà però sembra essere molto diversa. Finale a sorpresa.
Poliziesco anomalo che oscilla continuamente tra il thriller psicologico e le atmosfere ambigue di un torbido dramma familiare, sospeso sulla incerta linea di demarcazione tra apparenze ingannevoli e sfuggenti rivelazioni, l'esito sconcertante di una avventurosa indagine sulla realtà (dei fatti). Puntando sulla fisicità di un energico Gene Hackman nei panni di un tormentato 'Marlowe' in piena crisi matrimoniale e perseguitato da i fantasmi di una difficile vicenda familiare, Penn costruisce una storia di tradimenti e pentimenti, di avidità e rivalità, di ambizioni e seduzioni sempre sul filo di una narrazione cinematografica apparentemente classica ma che sembra giocare a rimpiattino con i meccanismi del genere (il poliziesco, il dramma familiare, il thriller d'avventura) facendo correre parallelamente la vicenda personale del protagonista (abbandonato dai genitori, tradito dalla moglie) con quella della sua ricercata (una disinibita lolita in rotta con la rivale figura materna) in una sintesi narrativa di folgoranti ammiccamenti cinefili ed esponendo alla luce di un abbacinante solleone subtropicale,tra West ed Est Coast, i meccanismi destrutturati con cui il cinema costruisce un avvincente e rocambolesco gioco delle parti e disseminado la storia dei labili (a volte pretestuosi) indizi di una mirabolante (e avventurosa) caccia al tesoro. Dal divertissement di una sottotrama di ingarbugliate relazioni sentimentali e sessuali che richiamano la citazione della pellicola di Rohmer ('La mia notte con Maude' candidato all'Oscar come miglior film straniero nel 1970) e il sottobosco di torbide relazioni affaristiche che si celano nel dietro le quinte dell'avventuroso mondo degli stuntman, l'autore cerca di stabilire un diverso e alternativo punto di vista su una vicenda che sembra indirizzarsi sul tragico movente di una morte annunciata attraverso il director's cut di un montaggio di scene tagliate (quelle girate in super 8 dagli studenti sul set di acrobatici incidenti d'auto) e il nome sibillino e profetico insieme ('Point of view') dell'imbarcazione che salpa alla volta del finale di crudele e sadica ironia in cui sembrano precipitare gli eventi di un tragico movimento notturno: ancora una volta il set di una fragorosa e adrenalinica scena per spericolati cascatori ingessati e tormentanti paladini della verità. Cast di vecchie (da Gene Hackman a John Crawford) e nuove (da James Woods a Melanie Griffith) glorie del cinema hollywoodiano che fu per un film che si sposta ambiguo e conturbante come la insinuante colonna sonora di Michael Small. Le sorprendenti verità della finzione cinematografica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianleo67 »
[ - ] lascia un commento a gianleo67 »
|
|
d'accordo? |
|
paolp78
|
domenica 19 gennaio 2025
|
amaro
|
|
|
|
Film del filone investigativo diretto dal grande Arthur Penn, che interpreta a modo suo questo genere classico del cinema americano.
Penn che insieme a Peckinpah è stato il maggiore esponente del western crepuscolare, con questa pellicola ripropone un’operazione assimilabile in quest’altro genere cinematografico di successo.
Rispetto ai noir degli anni ’40 e ’50, non ci sono le atmosfere intriganti, i giochi di luci ed ombre e soprattutto cambia la figura del protagonista, che viene fortemente smitizzato: non si tratta più del detective infallibile, freddo e sicuro di sé; al contrario il protagonista è un uomo vulnerabile, che non controlla l’evolversi degli accadimenti, ma in gran parte li subisce.
[+]
Film del filone investigativo diretto dal grande Arthur Penn, che interpreta a modo suo questo genere classico del cinema americano.
Penn che insieme a Peckinpah è stato il maggiore esponente del western crepuscolare, con questa pellicola ripropone un’operazione assimilabile in quest’altro genere cinematografico di successo.
Rispetto ai noir degli anni ’40 e ’50, non ci sono le atmosfere intriganti, i giochi di luci ed ombre e soprattutto cambia la figura del protagonista, che viene fortemente smitizzato: non si tratta più del detective infallibile, freddo e sicuro di sé; al contrario il protagonista è un uomo vulnerabile, che non controlla l’evolversi degli accadimenti, ma in gran parte li subisce.
Non manca una trama intricata, tipica del genere, ma la vera cifra stilistica dell’ottima sceneggiatura è costituita dal senso di sconfitta che la permea, fino all’amaro finale; quest’ultimo è sicuramente suggestivo, ma forse ha la pecca di non curarsi di far tornare tutti i tasselli della storia al proprio posto, sicché lo spettatore ne resta un po’ insoddisfatto.
Ben scritti i dialoghi.
L’investigatore privato protagonista è interpretato dal sempre bravo Gene Hackman, una garanzia assoluta; negli altri ruoli di rilievo ci sono Jennifer Warren, Susan Clark, Edward Binns, John Crawford, Janet Ward, Harris Yulin e gli allora giovanissimi James Woods e Bersaglio di notte, quest’ultima alla sua prima parte importante.
Ottima la regia di Penn.
Poche le scene d’azione rispetto agli standard in film del genere.
Il detective interpretato da Hackman ha un passato da giocatore di football americano, caratteristica che deve essere molto comune in quel mestiere, almeno al cinema; si ricorda infatti la stessa peculiarità nel detective interpretato da Jeff Bridges nel film di Taylor Hackford “Due vite in gioco”, a sua volta remake de “Le catene della colpa” di Jacques Tourneur.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
|