Il momento in cui il poeta bambino sale sul letto, è meraviglioso. A quel punto si ritrova su un pavimento di libri sfogliati continuamente dal vento, come nuvole gonfie e il piccolo capisce che deve scrivere la sua pagina. Ogni inquadratura è un quadro ieratico, un simbolo recondito, uno sfarzo di colori e creatività. Non è un cinema per tutti, nemmeno per me stesso, ma è un'idea di cinema. Non ha bisogno di dimostrare ma di mostrare una vita di sbalzi e immagini. Un film che vuole essere una poesia del poeta, combattendo con l'impossibilità di esserlo; è su questo sforzo immenso che si di/strugge il film. Come un melograno contiene al suo interno piccoli fiocchi rossi magnifici, mosaico in fiamme, così questo film è una vita aperta allo spettatore di cui assaporeremo mano mano le gemme. Ricorderemo il tutto? L'ho scoperto tardi, dopo tanti anni ... eppure la carica eversiva sul mio occhio allenato, dimostra la sua potenza. Devo ancora elaborare ma qualcosa nel mio corpo (come un colpo allo stomaco, una verità che si rifiuta) mi suggerisce che questo è un vero capolavoro
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