gianni lucini
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mercoledì 14 settembre 2011
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la prima volta della jolly film
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Duello nel Texas è il primo western prodotto dalla Jolly Film di Arrigo Colombo e Giorgio Papi, la casa che l’anno dopo produrrà Per un pugno di dollari, il film che apre l’epopea del western all’italiana. È proprio il discreto successo ottenuto nelle sale da questa pellicola a convincere la casa di produzione dell’opportunità di mettere in cantiere un paio di altri western in un periodo in cui la produzione americana vive una crisi d’ispirazione e di pubblico. In Duello del Texas figurano anche le firme di Jack Dalmas alias Massimo Dallamano per la fotografia e Dan Savio, cioè Ennio Morricone per le musiche.
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Duello nel Texas è il primo western prodotto dalla Jolly Film di Arrigo Colombo e Giorgio Papi, la casa che l’anno dopo produrrà Per un pugno di dollari, il film che apre l’epopea del western all’italiana. È proprio il discreto successo ottenuto nelle sale da questa pellicola a convincere la casa di produzione dell’opportunità di mettere in cantiere un paio di altri western in un periodo in cui la produzione americana vive una crisi d’ispirazione e di pubblico. In Duello del Texas figurano anche le firme di Jack Dalmas alias Massimo Dallamano per la fotografia e Dan Savio, cioè Ennio Morricone per le musiche. Sono gli stessi che firmeranno anche Per un pugno di dollari. Il film di Sergio Leone avrebbe dovuto avere in comune anche il protagonista se Richard Harrison, scelto per primo, non avesse ceduto il passo al suo amico Clint Eastwood.
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gianni lucini
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mercoledì 14 settembre 2011
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western italiano ma non ancora "all'italiana"
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Nel 1963 il western all’italiana, così come la storia del cinema l’ha conosciuto e santificato, non è ancora nato, ma qualcuno comincia a cavalcare sulle polverose strade di quel lembo di frontiera che le sceneggiature collocano tra Messico e Stati Uniti ma che in realtà è situato in Spagna. Non è ancora arrivato però il tempo degli antieroi cinici che caratterizzeranno questo genere a partire dall’anno seguente quando Per un pugno di dollari inizierà a dettare i codici di genere. In Duello nel Texas il protagonista è un eroe a tutto tondo, forte, bello, giusto, intelligente e violento soltanto quando e se è necessario.
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Nel 1963 il western all’italiana, così come la storia del cinema l’ha conosciuto e santificato, non è ancora nato, ma qualcuno comincia a cavalcare sulle polverose strade di quel lembo di frontiera che le sceneggiature collocano tra Messico e Stati Uniti ma che in realtà è situato in Spagna. Non è ancora arrivato però il tempo degli antieroi cinici che caratterizzeranno questo genere a partire dall’anno seguente quando Per un pugno di dollari inizierà a dettare i codici di genere. In Duello nel Texas il protagonista è un eroe a tutto tondo, forte, bello, giusto, intelligente e violento soltanto quando e se è necessario. È statunitense ed è tutt’altro che uno sconosciuto visto che il pubblico lo conosce come protagonista dei “peplum”, i film storico-mitologici italiani molto in voga in quel periodo. Nonostante le premesse però il film non appare come una banale ripetizione di stereotipi della produzione hollywoodiana, ma contiene alcune innovazione che in qualche modo sembrano anticipare le caratteristiche delle storie destinate a fare la fortuna del western all’italiana. Tra le più evidenti ci sono, per esempio, l’assenza degli indiani o la denuncia dei pregiudizi e del razzismo strisciante contro i messicani che diventano espliciti e violenti soprattutto nell’atteggiamento dei fratelli Wilson. Decisamente in contrasto con i protagonisti dei futuri western all’italiana è invece la figura di Ricardo, il Gringo, un guerriero stanco che detesta la violenza e che prima ancora della vendetta cerca il ripristino della legge e dell’ordine come garanzia di pace. La storia raccontata dal film ha la struttura del giallo con qualche inaspettato colpo di scena e con i protagonisti che mutano spesso di ruolo. In alcuni casi la sceneggiatura attinge a soluzioni tipiche dei “peplum”. È il caso, per esempio, della fuga in calesse dello sceriffo bloccata da un colpo di fucile che stacca la ruota del mezzo allo stesso modo in cui l’eroe mitologico colpisce con la sua lancia la ruota della biga o del carro leggero da combattimento con il quale il “cattivo” tenta di sfuggire alla giusta punizione. Decisamente anticipatrice è invece la scena del duello finale nel quale i due contendenti, abili a sparare con entrambe le mani, decidono di usare soltanto la destra. La frase «Con la destra, gringo!» fa da apripista ad altri inviti che caratterizzeranno drammatici scontri finali, a partire dalla famosissima: «Al cuore, Ramòn» di Per un pugno di dollari.
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dutch schultz
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mercoledì 27 giugno 2007
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richard harrison
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RICHARD HARRISON, ATTORE AMERICANO DI BUON TALENTO, CHE SI E' ADATTATO A FARE FILM DI SECONDO SE NON DI TERZO PIANO.
A LIVELLO DI RECITAZIONE PURA E' SUPERIORE A CLINT EASTWOOD
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