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eugen
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sabato 7 giugno 2025
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pelicula de grnade nivel, fimico y cultural
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Cuando se habla de un ovra fi, ica extraordinaria, la referencia deberia ser para"The Innocents"de un cuento del grande escritor USA Hnery James(hermano de William, filosofo u "inventor"de la psicologia), fimmicamente dirigido en el ano 1961 de Jack Klayton con un gujon de Trum Capote,, William Archibald y Jhn Mortimer, donde la explicacion sovrennatural-"paranormal"puede ser compatible con la letura psicoanaltiica. Sin expedinetes filmicos horrorificos, CLayton llega a un nivel muy alto, Deborah Kerr, protagonista es al vertego de una intepretacion , que pero vee tambien Michael Redgrave y los/las otros/as en una concertacion de intepretacions de nivel muy altro.
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Cuando se habla de un ovra fi, ica extraordinaria, la referencia deberia ser para"The Innocents"de un cuento del grande escritor USA Hnery James(hermano de William, filosofo u "inventor"de la psicologia), fimmicamente dirigido en el ano 1961 de Jack Klayton con un gujon de Trum Capote,, William Archibald y Jhn Mortimer, donde la explicacion sovrennatural-"paranormal"puede ser compatible con la letura psicoanaltiica. Sin expedinetes filmicos horrorificos, CLayton llega a un nivel muy alto, Deborah Kerr, protagonista es al vertego de una intepretacion , que pero vee tambien Michael Redgrave y los/las otros/as en una concertacion de intepretacions de nivel muy altro. Lo que se vee y lo que es"invisible"o mejor dicho "visible de otra manera"son partes de una creacion artistica que se demora muy despes de la vision de la pelicula. Eugen
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figliounico
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venerdì 29 dicembre 2023
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una classica storia di fantasmi
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The Innocents è il titolo originale, come al solito sostituito didascalicamente in Italia con il più banale Suspense, di questo thriller psicologico soprannaturale del 1961 di Jack Clayton. Il film tra i numerosi adattamenti per la televisione o per il cinema è il più aderente al racconto di Henry James, The Turn of the Screw, una classica storia inglese di fantasmi ottocentesca, che tra l’altro ispirò anche Amenábar per il soggetto del suo capolavoro del 2001. L’ultima trasposizione cinematografica del romanzo in ordine di tempo ed in chiave psicoanalitica è The Turning, la casa del male del 2020 di Floria Sigismondi. Protagonista assoluta del film, che dopo aver visto The Others si presta a numerosi parallelismi e paragoni che distraggono dal plot e annullano l’annunciata suspense del titolo, è la diva di Hollywood degli anni ’50 Debora Kerr, che rende ancora interessante, con la sua interpretazione drammatica, un’opera irrimediabilmente segnata dal tempo, non fosse altro che per la inadeguatezza degli effetti speciali dell’epoca nel rappresentare le due figure fantasmatiche che abitano la grande villa.
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The Innocents è il titolo originale, come al solito sostituito didascalicamente in Italia con il più banale Suspense, di questo thriller psicologico soprannaturale del 1961 di Jack Clayton. Il film tra i numerosi adattamenti per la televisione o per il cinema è il più aderente al racconto di Henry James, The Turn of the Screw, una classica storia inglese di fantasmi ottocentesca, che tra l’altro ispirò anche Amenábar per il soggetto del suo capolavoro del 2001. L’ultima trasposizione cinematografica del romanzo in ordine di tempo ed in chiave psicoanalitica è The Turning, la casa del male del 2020 di Floria Sigismondi. Protagonista assoluta del film, che dopo aver visto The Others si presta a numerosi parallelismi e paragoni che distraggono dal plot e annullano l’annunciata suspense del titolo, è la diva di Hollywood degli anni ’50 Debora Kerr, che rende ancora interessante, con la sua interpretazione drammatica, un’opera irrimediabilmente segnata dal tempo, non fosse altro che per la inadeguatezza degli effetti speciali dell’epoca nel rappresentare le due figure fantasmatiche che abitano la grande villa. Il finale a loop, con le mani della scena iniziale nervosamente tese nel buio e la voce straziata della protagonista che riafferma il suo amore per i bambini lascia allo spettatore il compito di allestire mentalmente la location dell’ultima sequenza scegliendo tra un’aula di tribunale o più probabilmente una stanza senza finestre di un ospedale psichiatrico.
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paolp78
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sabato 17 ottobre 2020
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gotico, misterioso, enigmatico
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Pellicola tratta da un romanzo di Henry James, di cui ripropone sullo schermo le tematiche classiche della letteratura gotica, cogliendo in pieno l'essenza dell'opera letteraria.
La regia di Jack Clayton è studiata per valorizzare al meglio questi elementi: di pregevolissimo effetto, in questo senso, il ricorso a inquadrature con campo lungo, che risultano molto suggestive ed adatte. Sempre in quest'ottica, si segnala anche l'ottima scelta delle luci, che restituiscono in pieno l'atmosfera della narrativa di genere.
Infine, l'ambientazione in una straordinaria villa antica nelle campagne inglesi contribuisce anch'essa alla bella riuscita dell'effetto scenico.
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Pellicola tratta da un romanzo di Henry James, di cui ripropone sullo schermo le tematiche classiche della letteratura gotica, cogliendo in pieno l'essenza dell'opera letteraria.
La regia di Jack Clayton è studiata per valorizzare al meglio questi elementi: di pregevolissimo effetto, in questo senso, il ricorso a inquadrature con campo lungo, che risultano molto suggestive ed adatte. Sempre in quest'ottica, si segnala anche l'ottima scelta delle luci, che restituiscono in pieno l'atmosfera della narrativa di genere.
Infine, l'ambientazione in una straordinaria villa antica nelle campagne inglesi contribuisce anch'essa alla bella riuscita dell'effetto scenico.
L'opera nel suo complesso ripropone in chiave cinematografica tutte le caratteristiche classiche del romanzo gotico, riuscendo quindi in un'operazione assai complessa ed ottenendo un risultato davvero ammirevole.
Sempre in questa chiave si devono ricordare le musiche, adattissime ad un film del genere: infatti la colonna sonora risulta fondamentale nel determinare suspense e tensione. Molto positivo anche il ricorso a effetti sonori determinati da strani rumori o versi di animali.
Grazie a tutti questi elementi la pellicola resta permeata da un senso di angosciante incertezza e mistero, che inquieta lo spettatore. Non si tratta di un film spaventoso come gli horror moderni, bensì di una pellicola molto più complessa e psicologicamente sofisticata, che segue correttamente l'ottimo soggetto dato dall'opera di James, lasciando infine lo spettatore nell'incertezza della giusta interpretazione da dare agli accadimenti.
Eccezion fatta per la governante, gli attori maggiormente in scena sono Deborah Kerr e i due bambini: sebbene questi ultimi siano impressionantemente bravi, è la Kerr che giganteggia in modo assoluto, con una recitazione particolarmente intensa ed emotivamente coinvolgente, che avvince lo spettatore, trasmettendogli angoscia, incertezze ed infine disorientandolo completamente.
Nella scena iniziale è presente anche Michael Redgrave, che non apparirà più per tutto il resto della pellicola.
L'enigmatico finale è fedele al romanzo.
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onufrio
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lunedì 11 giugno 2018
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i bambini ci guardano
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Miss Giddens (Deborah Kerr) è al suo primo lavoro come istitutrice. La donna avrà la massima responsabilità su Miles e Flora due graziosi bambini rimasti orfani in una enorme villa sperduta fra boschi e laghi. Ma sin da subito qualcosa turba la quotidianità della Giddens, strane visioni, presenze inquietanti ed il rapporto dei bambini che a volte non sembrano essere loro per via di determinati atteggiamenti. Ottimo film, ottima interpretazione degli attori principali, diretti da Jack Clayton che realizza un piccolo grande capolavoro del genere. La pellicola, nonostante i tanti anni passati, suscita ancora "Suspense".
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mondolariano
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martedì 24 maggio 2011
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fantasmi stile vecchia inghilterra
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Un vero film di fantasmi stile vecchia Inghilterra, con apparizioni nel castello e nella rigogliosa landa circostante. Chi lo vede per la prima volta resta toccato, a patto di non aspettarsi le solite scene truculente del solito film dell’orrore. Niente di tutto questo. Qui la paura è sottile, filtrata attraverso la psicologia dei protagonisti e sospesa tra realtà e immaginazione. I bambini sono davvero innocenti (“The innocents” è il titolo originale) o sono più ipocriti degli adulti? Certo, manca qualcosa per meritarsi le 4 stellette, forse un personaggio in più avrebbe reso i dialoghi più interessanti, ma gli ingredienti tipici del thriller ci sono tutti, con una conturbante Deborah Kerr e un magnifico bianco-nero che ne fanno un classico del genere “ghost”.
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Un vero film di fantasmi stile vecchia Inghilterra, con apparizioni nel castello e nella rigogliosa landa circostante. Chi lo vede per la prima volta resta toccato, a patto di non aspettarsi le solite scene truculente del solito film dell’orrore. Niente di tutto questo. Qui la paura è sottile, filtrata attraverso la psicologia dei protagonisti e sospesa tra realtà e immaginazione. I bambini sono davvero innocenti (“The innocents” è il titolo originale) o sono più ipocriti degli adulti? Certo, manca qualcosa per meritarsi le 4 stellette, forse un personaggio in più avrebbe reso i dialoghi più interessanti, ma gli ingredienti tipici del thriller ci sono tutti, con una conturbante Deborah Kerr e un magnifico bianco-nero che ne fanno un classico del genere “ghost”.
…Com’era verde la campagna una volta! Perfino nell’ambientazione bucolica del castello - paragonata ai giorni nostri non solo per quanto riguarda l’epoca della vicenda ma anche per l’epoca in cui è stato girato il film - l’ingrediente del “fantastico” gioca una carta non indifferente.
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ralphscott
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venerdì 25 dicembre 2009
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indiscutibilmente un capolavoro
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Raffinatissimo film di genere,dove la paura viene suggerita più che esibita. Personaggi ambigui,vittime ma anche membri attivi di un delirio collettivo,dove tutti sembrano nascondere segreti. La Natura é anch'essa cattiva e minacciosa:il lago,le fronde degli alberi,persino gli insetti. Che la Kerr fosse attrice di serie A si sapeva,ma vogliam parlare dei marmocchi?!
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_melindo__
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mercoledì 18 novembre 2009
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"...i bambini sono invasati..."
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Molto probabilmente il miglior film gotico di sempre se non uno dei migliori film horror mai realizzati. La tensione trasmessa è veramente tanta e alcune scene e soprattutto alcune "immagini" sono veramente inquietanti (per dirne qualcuna:il fantasma della signorina Jessel sulla sponda del lago, sempre questo fantasma nello studio ma soprattutto l'inquadratura del piccolo Miles con dietro, affacciato alla finestra, il fantasma di Quint che lo fissa...la notte ho bisogno di chiudere sempre la tapparella a causa di quest'ultima immagine...). Uno dei pregi più significativi è sicuramente Deborah Kerr in un'interpretazione meravigliosa. Alla fine del film però rimane il dubbio: erano veri i fantasmi oppure tutta colpa della mente disturbata di miss Giddens?
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liuk©
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mercoledì 29 aprile 2009
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ottimo solo a livello tecnico
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Nonostante l'età il film è molto attuale a livello tecnico: ottima regia, ottima recitazione ed ottimi effetti scenici.
Purtroppo è carente dal punto di vista della storia, piuttosto tirata via e poco spiegata, soprattutto nel finale.
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