Giuseppe Marotta
Ora voglio un cappello pieno di sole, mi dissi, e andai a vedere il film di René Clair: Quartiere dei lillà. Gesù Che opera imbarazzante, singolare, bifronte. Se ammettete Che-in un rione di poveri, di cenci, di stenti e di guai, cioè di ossa’ aguzze e dure, esistano ben due angeli camuffati (l’uno da "barbone" alcoolizzato o -quasi, l’altro da chitarrista ambulante), Quartiere dei lillà e un capolavoro, grondante di sommessa e timida poesia; qualora, invece, vi colga il dubbio che simili individui in un luogo simile non r giungerebbero l’età di un gatto, o non sarebbero che Oggetto di soprusi e di beffe, come lo scemo del villaggio rneï raccontini degli epigoni di Verga, allora Quartiere dei lillà non susciterà, in voi, che rari momenti di curiosità e di emozione. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (3517 caratteri spazi inclusi) su 1958