Un film, ricco di significato, che fotografa la vita comune, le miserie della gente, l'impossibilità di riscattarsi dal proprio destino. In un'atmosfera cupa di violenza, sopprusi, bigottismo e falsità, l'amore materno, nella sua rudezza, è l'unico riferimento certo di una donna tanto bella quanto sfortunata. Il film, per i contenuti scenografici ed ambientali, può benissimo assurgere a memoria storica nazionale, rivaleggiando con altri grandi capolavori che, purtroppo, sono terminati con la scomparsa dei impareggiabili De Sica, Totò, i De Filippo, Fabrizi, Macario ecc.