onufrio
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giovedì 4 gennaio 2018
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le confessioni di mae doyle
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Dramma sentimentale diretto da Fritz Lang, regista che appare fuori luogo in un contesto del genere e col tipo di tematiche che affronta la storia, molto "malloppone" odi et amo anni 50 tipicamente americano che poco aveva a che vedere con i lavori del vero Lang. La storia parla di Mae, donna matura che ritorna nel paesino d'origine in casa del giovane fratello, dopo l'ennesimo fallimento della sua vita, una vita di sregolatezze di amori impossibili. Nella piccola cittadina dedita interamente alla pesca, la donna si innamora di Jerry, tanto forte quanto buono pescatore del luogo. I due si sposeranno, avranno una bambina, ma i demoni interiori della donna sbucheranno nuovamente fuori creando scompiglio nel rapporto.
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Dramma sentimentale diretto da Fritz Lang, regista che appare fuori luogo in un contesto del genere e col tipo di tematiche che affronta la storia, molto "malloppone" odi et amo anni 50 tipicamente americano che poco aveva a che vedere con i lavori del vero Lang. La storia parla di Mae, donna matura che ritorna nel paesino d'origine in casa del giovane fratello, dopo l'ennesimo fallimento della sua vita, una vita di sregolatezze di amori impossibili. Nella piccola cittadina dedita interamente alla pesca, la donna si innamora di Jerry, tanto forte quanto buono pescatore del luogo. I due si sposeranno, avranno una bambina, ma i demoni interiori della donna sbucheranno nuovamente fuori creando scompiglio nel rapporto.
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fedeleto
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lunedì 20 dicembre 2010
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la confessione e la liberazione
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Ogni volta non si puo' che rimaner stupiti dalla filmografia di Lang ,poiche' egli nella sua vita ha girato film di tutti i generi dal fantastico(metropolis),al giallo(la donna del ritratto)al western(rancho notorius),all'avventura(i guerriglieri delle filippine) ed ora invece sembra tornare al giallo ,ma non manca una morale,il film in questione e' LA CONFESSIONE DELLA SIGNORA DOYLE.La storia narra il ritorno di mae doyle dopo dieci anni di assenza nella sua citta' natale,intenerita da un pescatore finira' con lo sposarlo,anche se l'amico di suo marito sembra farle provare forti attrazioni alle quali non sapra' resistere,ed una volta scoperto il segreto la famiglia finira' con lo sgretolarsi,anche se forse l'unica soluzione per ritornare come prima e' un'ultima confessione che potrebbe salvare tutto cio'.
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Ogni volta non si puo' che rimaner stupiti dalla filmografia di Lang ,poiche' egli nella sua vita ha girato film di tutti i generi dal fantastico(metropolis),al giallo(la donna del ritratto)al western(rancho notorius),all'avventura(i guerriglieri delle filippine) ed ora invece sembra tornare al giallo ,ma non manca una morale,il film in questione e' LA CONFESSIONE DELLA SIGNORA DOYLE.La storia narra il ritorno di mae doyle dopo dieci anni di assenza nella sua citta' natale,intenerita da un pescatore finira' con lo sposarlo,anche se l'amico di suo marito sembra farle provare forti attrazioni alle quali non sapra' resistere,ed una volta scoperto il segreto la famiglia finira' con lo sgretolarsi,anche se forse l'unica soluzione per ritornare come prima e' un'ultima confessione che potrebbe salvare tutto cio'.Film di grande intesita' che mette come sempre il tema dell'illusione,ma che non puo' non coinvolgere per via della sua forte carica espressiva,Lang non sbaglia un colpo ,e il film incolla,buona anche la sequenza iniziale dove si vede il procedimente dello smerciamento del pesce,infine merita un'attenzione anche marilyn monroe,sensuale come non mai.
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