Cortometraggio della regista statunitense Maya Deren, un' opera quasi mistica, un via vai di immagini in gran parte sperimentale e innovativo, seppur palesemente grezzo, che tuttavia racconta una storia semplice, di una donna, la stessa Deren, che vaga attraverso quella che sembra un'esistenza semi-onirica, ed entra in un mondo onirico dove un misterioso uomo incappucciato con uno specchio al posto del volto scompare continuamente. La protagonista e' minacciata dall'uomo, o addirittura da se stessa. Gli effetti sono semplici, una telecamera che oscilla da un lato all'altro, ma sono tutti studiati per dissolvere la distinzione tra soggettivo e oggettivo. Quando una mano si allunga per raccogliere un fiore caduto, e' l'ombra della mano che sembra avere un'azione piuttosto che la mano stessa.
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Cortometraggio della regista statunitense Maya Deren, un' opera quasi mistica, un via vai di immagini in gran parte sperimentale e innovativo, seppur palesemente grezzo, che tuttavia racconta una storia semplice, di una donna, la stessa Deren, che vaga attraverso quella che sembra un'esistenza semi-onirica, ed entra in un mondo onirico dove un misterioso uomo incappucciato con uno specchio al posto del volto scompare continuamente. La protagonista e' minacciata dall'uomo, o addirittura da se stessa. Gli effetti sono semplici, una telecamera che oscilla da un lato all'altro, ma sono tutti studiati per dissolvere la distinzione tra soggettivo e oggettivo. Quando una mano si allunga per raccogliere un fiore caduto, e' l'ombra della mano che sembra avere un'azione piuttosto che la mano stessa. Quando la telecamera oscilla, anche la donna viene sbalzata da un lato. Anche il tempo e' un inganno. Il cortometraggio e' una densa raccolta di look eleganti e inquadrature a effetto, che ha influenzato artisti del calibro di Kenneth Anger e Jean-Luc Godard, ed e' stato, ed e' tuttora, una sorta di manuale per registi che cercano di ottenere un effetto surreale o etereo. Il lavoro di Jan Svankmajer (Alice del 1988, ad esempio) ne e' ovviamente influenzato, cosi' come David Lynch, in particolare nel film Inland Empire.
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