Il grande dittatore

Charlot, barbiere ebreo è scambiato per Adenoid Hynkel, dittatore di Tomania, e manda a monte i suoi piani per il dominio sul mondo. 7° lungometraggio diretto da Chaplin, il primo completamente parlato che nel finale sfocia quasi all'esagerazione della parola, in un lunghissimo e stupendo discorso umanitario, il regista pensava che parlando col cuore avrebbe potuto abbreviare la guerra. Sequenze celebri: Hynkel che gioca con il mondo, la rasatura al ritmo della danza ungherese, i discorsi in finto tedesco del dittatore, l'incontro tra Hynkel e Napoloni dittatore di Bacteria (irresistibile parodia di Mussolini) e il discorso finale. E rimasta nell'immaginario collettivo questa ferocissima e allo stesso tempo ingenua satira della dittatura, esprime un grande coraggio dell'opprimersi a quando la follia e le tenebre avvolgevano il mondo, anche se tanti anni dopo lo stesso Chaplin espresse il suo dispiacere di aver fatto una commedia sugli orrori del nazismo. Distribuito in Italia solo nel 1961, con alcuni tagli riguardanti tutto il personaggio di G.Hayle moglie di Mussolini, per non offendere la sensibilità della vedova Rachele Mussolini. Ridistribuito nelle sale italiane in versione restaurata e integrale nel 2002, anche se nelle parti censurate si sente la differenza del doppiaggio