Il commento di una persona all'uscita della Sala:
Il 25 aprile sono andata a vedere "Terra Bruciata" all'Orione a Bologna. Sono almeno due/tre anni che seguivo l'evolversi del film documentario attraverso ricostruzioni, scene girate, amici usati come comparse, registi sul posto, ecc, ma mai mi sarei immaginata che il film avesse attraversato addirittura l'Italia intera. Così con profonda commozione e grazie a questa opportunità, mercoledì ero davanti di cinema addirittura due ore prima, commossa ed emozionata perché sapevo che parlava della mia terra, del paesi della mia infanzia, delle vite di persone che hanno incrociato quelle dei miei nonni. Devo dire che ho pianto molto, anche solo a sentire parlare i miei dialetti. La sala cinematografica non era pienissima, ma devo dire che di gente ce n'era, del resto era la giornata giusta per proiettare il film documentario.Chissà se gli altri spettatori si son chiesti come mai ero così coinvolta, certo io avrei voluto loro gridare che quella era la mia terra e quello scempio era stato perpretrato ai miei avi. Il docufilm è ben fatto, articolato in interviste e ricostruzioni, approfondimenti e indagini storiche. Mi sarebbe piaciuto che fosse presente il professore Angelone o il regista del film per complimentarmi con loro e per ringraziarli di avermi dato l'opportunità di conoscere meglio un pezzo, seppure tragico, delle mie radici. Ho imparato molte cose tenute nascoste per decenni o semplicemente seppellite nei cuori dei testimoni che mi hanno fatto sentire fiera di essere gallucciana, ma altrettanto fiera nel considerare Conca della Campania, Mignano Monte Lungo, Vairano, Tora, Roccamonfina, S Pietro Infine, tutte appendici delle mie radici e quindi terre mie!
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