Benvenuto in Germania!

Il film tedesco Benvenuto in Germania! riesce a far bene due cose: ci fa ridere, soddisfacendo l'essere una buona commedia, e tocca con giusto equilibrio ed ironia il contrasto tra una società ricca e ordinata che si incontra-scontra con l'umanità povera o sconvolta da violenze e costretta ad emigrare. Per noi italiani è puro divertimento in quanto la famiglia Hartmann potrebbe chiamarsi Rossi o Bianchi e le cose sarebbero le stesse ma in questo caso sono i tedeschi ad avere la patata bollente. Più che l'accogliere un emigrante in casa e fargli un favore, esce poi fuori che è lui a fare un favore a loro, risolvendo e catalizzando relazioni interfamiliari immature, o vere e proprie crisi d'identità, a riprova che non si sa mai cosa può portarci il destino.


Riuscire a fare una efficace commedia da un tema così serio e dibatutto non è cosa da poco e Simon Verhoeven, regista e sceneggiatore, ci riesce con intelligenza, sensibilità e umorismo. Bravi gli attori, efficaci i dialoghi (divertentissima la canzone rap ad esempio) e belle le immagini. Forse il film doveva essere più drammatico? Forse, ma un film va giudicato per quello che è e non per quello che sarebbe potuto essere, e questa commedia in questo fa centro.