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"THe Badge of Honor"(2015, di AUgustin Fernandez)tratta un tema importante: l'omicidio involontario da parte di un agente di un minorenne, testimone innocente, il tentativo(non suo, invero, anzi)di nascondere il misfatto, la corruzione complrssiva dell'ambiente, con qualche eccezione lodevole, in una concentrazione tematica e un voluto"rasoio di Ockham"a livello anche stilistico, in piena continuità, il che in realtà è segno di essenzialità filmica)con la tematica, che è oltremodo significativa. Una scelta intelligente, con una forte anzi fortissima concentrazione drammaturgica, che ci porta quasi alla dimensione di pura tragedia(ma la"tragedia", in senso proprio, è già all'inizio), che propone anche un parterre efficace di interpreti: a parte Martin Sheen, molto invecchiato e comunque in un ruolo quasi"marginale", Mena Suvari e Jesse Bradford e altri(e)ancora, come Natasha Hengstride. Certo, la destinazione(anche in primis televisiva)e il respito del film non ha consentito ciò che era quasi insito nel film stesso, ossia un ampliamento tematico a una dimensione"dostoevskijana", da(qquasi, beninteso)"Delitto e castigo". El Gato
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