Non è ancora domani (La Pivellina) |
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Un film di Tizza Covi, Rainer Frimmel.
Con Patrizia Gerardi, Asia Crippa, Walter Saabel, Tairo Caroli
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 100 min.
- Italia, Austria 2009.
- Officine Ubu
uscita venerdì 14 maggio 2010.
MYMONETRO
Non è ancora domani (La Pivellina)
valutazione media:
3,12
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Futuro a se stantedi albsorgeFeedback: 408 | altri commenti e recensioni di albsorge |
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mercoledì 5 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Trovare qualcosa che non si è mai cercato. E' da questo spunto, solo all'apparenza banale, che il viaggio di Patti, artista che non comprende se stessa, ha inizio. Asia è piccola ma, per contrasto, appare molto meno vulnerabile di Patti e di tutto il mondo che viene circoscritto da poche roulotte e da molte pozzanghere; Taro, ragazzino dall'animo gentile e gitano, e Bobo, pagliaccio che deve sforzarsi di ridere, sono il microcosmo nel quale confluiscono le speranze di una bambina che, probabilmente, raccoglie una felicità nemmeno immaginata. Il sorriso ingenuo di Asia riflette l'amarezza di una speranza destinata a morire (Patti vorrebbe la bimba accanto a sè per una vita intera ma, lei lo sa bene, questo non sarà possibile), le sue parole a tratti incompresnibili sono le stesse che gli artisti circensi, girovaghi per natura, non riescono a pronunciare. Una carrellata di vite e non una semplice descrizione di volti. La perfieria romana, trattata dalla macchina da presa con un tatto ed una sensibilità violentemente pasoliniana, è l'embrione di un mondo (e di un futuro) a se stanti. Ed il grande equivoco che molte, troppe volte, è andato a turbare la placidità dell'universo documentaristico, qui viene cancellato immediatamente dalla stessa Asia, incapace di capire la funzione invasiva di una telecamera che vuole seguire una vita ma che, allo stesso tempo, svela la finzione della rappresentazione. Con la telecamera che si muove silenziosamente tra le pieghe di una metropoli quasi disabitata, lo straniamento è definito da un'illuminazione naturale (evitate accuratamente le luci morbide in grado di estetizzare ogni sequenza) che si perde nel grigio. Ed in uno stralcio finale che si apre e si chiude in una frazione di secondo, intervallato da un semplice e fantastico omaggio al Tod Browning di 'Freaks', un ritorno ad un'esistenza piatta e fittizia racconta il vuoto incolmabile di un popolo che non può riconoscere se stesso. E non può riconoscere un destino che qualcuno ha già scritto per lui.
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