Solo un bacio per favore |
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Un film di Emmanuel Mouret.
Con Virginie Ledoyen, Stefano Accorsi, Emmanuel Mouret, Julie Gayet, Michaël Cohen.
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Titolo originale Un baiser, s'il vous plaît!.
Sentimentale,
durata 97 min.
- Francia 2007.
- Officine Ubu
uscita venerdì 9 maggio 2008.
MYMONETRO
Solo un bacio per favore ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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così non fan tutte
di laulillaFeedback: |
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giovedì 15 maggio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sono così numerosi i richiami culturali evocati dal film, che si è davvero imbarazzati nello scrivere una recensione: l'eterno problema del rapporto fra sesso e amore, che nell'ambito della cultura francese (principalmente, ma non solo) è stato minutamente analizzato, soprattutto dalla fine del settecento, trova in questa pellicola una nuova rappresentazione. Le numerose domande che il film ci pone possono essere ricondotte alle due seguenti: l'attrazione sessuale , che è un fatto ormonale, può essere "governata" dalla nostra razionalità, oppure le emozioni che certi incontri "fatali" suscitano in noi sono incoercibili e finiranno per prevalere? Che cosa impedirebbe a Emilie di concedere a Gabriel un innocente bacio, se non la consapevolezza che alle emozioni non si può opporre argine alcuno? Il gioco delle coppie che metterà in crisi il matrimonio fra Judit e Eric, convinti dell'intercambiabilità dei rispettivi partners, si ripropone, rovesciato, nel consapevole rifiuto di Emilie: all'artificio un po' ipocrita dei due vecchi compagni di liceo, corrisponde l'artificio del tutto razionale e moralmente motivato di Emilie, ma che di artificio si tratti ce lo dicono le immagini dolorosissime e davvero coinvolgenti della sequenza finale del film: il bacio tanto atteso non è affatto innocente, anzi,come premessa del distacco definitivo, lascia intuire future inquietudini, se non lacerazioni. I partners sono individui, con le cui emozioni il gioco non è consentito: è questo il significato del film, forse. Scrivo forse, perché , almeno secondo me, il film non propone una verità definitiva, evidenzia, semmai, una contraddizione sempre presente nelle relazioni amorose. Perfetto, comunque, per una lettura di questo tipo, l'accompagnamento della musica del romantico Schubert, e non del razionalista Mozart di Così fan tutte, che potrebbe, in qualche momento, sembrare più adatto al tema trattato. Il fatto è, invece, che così non fan tutte, per motivi che hanno a che vedere col cuore, più che con la ragione, o per dirla ancora con Pascal, con "l'esprit de finesse" più che con "l'esprit de geometrie". Bellissimo e convincente
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