Saint Ange

Il film a me è piaciuto e non poco. Chi si aspetta il classico horror truculento rimarrà ovviamente deluso ma a mio avviso vale la pena di guardarlo. Fra le cose che più ho gradito, la fotografia soprattutto nella parte finale del film con quella luce bianco dominante a netto contrasto del contesto fotografico (sempre molto valido) che fino a quel momento aveva caratterizzato il film. Poi i suoni tutti indovinati fino alla possente colonna sonora. Fra le cose che ho meno gradito la sceneggiatura che forse andava curata un pò meglio e che a prima vista rende il film disordinato soprattutto sulla parte finale la cui interpretazione è lasciata allo spettatore. Io, la parte finale l'ho interpretata sotto questa ottica (quindi chi vuol vedere il film eviti di leggere): durante tutta l'evoluzione del film è evidente l'insofferenza della protagonista nei confronti del bimbo che porta in grembo, insofferenza che degenera con il tentativo di aborto personale quando si colpisce ripetutamente con i pugni sulla pancia. E' evidente quindi una certa violenza verso le persone indifese che in questo film sono i bambini: tanto i bambini ai tempi della guerra che vivevano in orfanotrofio, quanto il bambino che la protagonista porta in grembo. Ciò che ho potuto comprendere io è una vendetta dei "bambini" nei confronti di colei che proprio un bambino non avrebbe mai voluto mettere al mondo e che stava facendo di tutto per non averlo. Così in un finale tanto delirante quanto scenograficamente bello, la protagonista viene "inglobata" nel mondo dei bambini e condannata a rimanere per sempre nell'orfanotrofio; eloquente a riguardo è la scena finale con lo spirito della protagonista che rimane nella stanza con in braccio il suo bambino, entrambi circondati da tutte le anime dei bambini che hanno vissuto il Saint'Ange