Uno dei film più interessanti e stimolanti dell'"euro-western". Julio Buchs si conferma regista di notevole intelligenza e sensibilità, ideando un western, che pur tenendo conto delle necessità spettacolari richieste dal genere, spicca per l'approfondita caratterizzazione dei personaggi, mettendo in risalto ogni importante risvolto psicologico. George Hilton è un soldato sudista costretto a diventare un fuorilegge per colpa dell'ottusità dell'esercito e dell'insensibilità umana (perderà il suo figlioletto appena nato perchè nessuno gli avrà fornito il latte necessario per nutrirlo).Borgnine è il ricco fazendero che lo ritiene (ingiustamente) colpevole della morte di sua figlia,invaghitasi di lui.Lo scontro fra Hilton e Borgnine è sia fisico che morale, e costituisce uno dei punti chiave del film.Borgnine aveva interpretato da poco uno dei fuorilegge del "Mucchio Selvaggio" di Sam Peckinpah, e si è trovato a suo agio in un contesto per certi versi affine a quello creato dal celebre regista americano.Anche nei momenti apparentemente più distesi la tensione narrativa non viene mai meno,e questo lo si deve anche all'ottima sceneggiatura, alla quale hanno collaborato lo stesso regista e Ugo Guerra.Magnifico il finale nell'arena, con un combattimento in mezzo a dei tori.Julio Buchs evidenzia il suo mestiere, tecnicamente bravo anche nel filmare scene di massa.Un'opera da rivalutare.
[+] lascia un commento a giuseppe acciaro »
[ - ] lascia un commento a giuseppe acciaro »
|