francescaromanacerri
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sabato 5 agosto 2017
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la verità dei sentimenti
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Non patetico, non sentimentale, ma vero, vero come sono i sentimenti , com'è la vita che scorre, l'opportunità di tornar giovane, l'essere adulti e l'essere maltrattati dagli adulti, la poesia del ritorno indietro ma l'attaccamento ad un ideale che invece massacra. Due tipi di uomini , due fascini diversi...l'incapacità di ricostruirsi da soli e l'oscillamnto tra due realtà psicologiche forse entrambe sbagliate; si a 40 anni si può esclamare sono vecchia, se si ha sofferto, lo si può dire . Chi non lo capisce non ha vissuto un minuto intensamente , chi non lo capisce non ha capito niente della vita.Un film perfetto.
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sognatrice
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giovedì 29 luglio 2010
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film piacevole a tratti patetico
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Vedere Anthony Perkins in un ruolo romantico è assolutamente gratificante. Molti sono abituati a vedere l'attore nelle vesti della mente disturbata di Psycho, ma in questo ruolo Perkins è tanto originale quanto piacevole. La bravura dell'attore si può osservare proprio nella capacità di interpretare un giovane innamorato. Anche se non mancano i momenti di squilibrio tipici ormai della sua tecnica. La Bergman risponde al suo solito clichè, l'interpretazione della donna che vive un conflitto interiore e che si vede divisa tra le due parti. Ella è costretta a scegliere pur sapendo di non avere la forza di rinunciare a nessuno dei due pretendenti. Montand non è diverso dalla classica figura del don Giovanni.
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Vedere Anthony Perkins in un ruolo romantico è assolutamente gratificante. Molti sono abituati a vedere l'attore nelle vesti della mente disturbata di Psycho, ma in questo ruolo Perkins è tanto originale quanto piacevole. La bravura dell'attore si può osservare proprio nella capacità di interpretare un giovane innamorato. Anche se non mancano i momenti di squilibrio tipici ormai della sua tecnica. La Bergman risponde al suo solito clichè, l'interpretazione della donna che vive un conflitto interiore e che si vede divisa tra le due parti. Ella è costretta a scegliere pur sapendo di non avere la forza di rinunciare a nessuno dei due pretendenti. Montand non è diverso dalla classica figura del don Giovanni.
Il film scade solo nella scena patetica tra Perkins e la Bergman,in cui lui piange un possibile abbandono. Più che la scena tra due amanti sembra la scena tra madre e figlio con risvolti edipici.
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alessandro
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domenica 18 gennaio 2009
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eccellenti interpretazioni
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Le interpretazioni sono eccellenti. In particolare, ritengo straordinaria quella del giovane Philip di A.Perkins.
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paolo
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lunedì 29 dicembre 2008
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non un gran film, ma una grandissima bergman
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Ammettiamolo: non si tratta di un grande film. L'analisi dei sentimenti, che dovrebbe costituirne il fulcro, se non banale risulta almeno manierato. Il tempo, poi, ha reso tutta vicenda piuttosto datata: quale donna, oggi, a soli quarant'anni, esclamerebbe in lacrime "sono vecchia!"?. La differenza la fa, ancora una volta, la più grande attrice degli anni 40-60. Non si tratta solo di bellezza fisica: non è solo il fulgore che, ancora nel 1961, s'irradia dal meraviglioso volto della meravigliosa Igrid Bergman. Guardate la delicatezza dei suoi trapassi d'umore, dall'allegria alla tristezza. Guardate la malizia che le lampeggia negli occhi, un'attimo dopo che si sono illuminati di tenerezza. Guardate quanto struggimento, quanta innefabile malinconia sa esprimere con un sorriso solamente abbozzato! Se il film sa ancora esprimere mezzi toni tanto soffusi, e di classe tanto elevata, lo si deve alla sensibilità impareggiabile, e all'arte magistrale, di un'attrice assolutamente unica.
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Ammettiamolo: non si tratta di un grande film. L'analisi dei sentimenti, che dovrebbe costituirne il fulcro, se non banale risulta almeno manierato. Il tempo, poi, ha reso tutta vicenda piuttosto datata: quale donna, oggi, a soli quarant'anni, esclamerebbe in lacrime "sono vecchia!"?. La differenza la fa, ancora una volta, la più grande attrice degli anni 40-60. Non si tratta solo di bellezza fisica: non è solo il fulgore che, ancora nel 1961, s'irradia dal meraviglioso volto della meravigliosa Igrid Bergman. Guardate la delicatezza dei suoi trapassi d'umore, dall'allegria alla tristezza. Guardate la malizia che le lampeggia negli occhi, un'attimo dopo che si sono illuminati di tenerezza. Guardate quanto struggimento, quanta innefabile malinconia sa esprimere con un sorriso solamente abbozzato! Se il film sa ancora esprimere mezzi toni tanto soffusi, e di classe tanto elevata, lo si deve alla sensibilità impareggiabile, e all'arte magistrale, di un'attrice assolutamente unica.
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monika
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martedì 7 agosto 2007
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viva i classici
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film classico impregnato del buonismo di quegli anni;una donna indignata perchè il suo uomo la trascura,riceve attenzioni dal giovane perkins che le ridona con la sua genuina passione voglia di sentirsi viva....ma la donna è combattuta tra ciò che è razionale fare.......guardatelo!
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niky
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giovedì 24 maggio 2007
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f-a-v-o-l-o-s-o!!!!
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DAL CAST IMPAREGGIABILE DI ATTORI, AD UNA TRAMA TRAVOLGENTE, E NOSTALGICO ROMANTICA, UN FILM CAPOLAVORO... DA RIVEDERE... E PIANGERE...
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raf
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giovedì 30 marzo 2006
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grande perkins!!
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grande film, con un super anthony perkins, a proprio agio anche in un ruolo romatico/malinconico. splendida come sempre la bergman, bravo montand e una grande colonna sonora. da vedere.
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dania
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mercoledì 10 ottobre 2001
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poesia pura!
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eccezionalmente poetico, essenziale, intelligente vero. assolutamente non banale, non c'è una sola sequenza in tutto il film che risulti fuori luogo, di troppo o non significate. Un vero capolavoro
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