Una battaglia dopo l'altra

Anderson e le sue stelle un film unico

Ritorniamo su Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, dopo il primo weekend, per ribadire che è in questo momento il film da vedere assolutamente al cinema assieme a La voce di Hind Rajab. La partenza, in Italia e nel resto del mondo, non è stata travolgente dal punto di vista degli incassi (quasi 9 milioni di dollari in America ma nella sola giornata di venerdì; in Italia ieri, domenica, avrà superato il milione di euro) soprattutto se si pensa a un budget che Variety, la più informata rivista di settore, stima intorno ai 130 milioni di dollari. Ma le recensioni, un po' dovunque, sono entusiaste. Lo è anche la nostra: tratto liberamente dal romanzo Vineland di Thomas Pynchon, è un durissimo apologo sull'America di oggi, pur essendo stato scritto e girato prima della rielezione di Trump: Leonardo DiCaprio è un ex rivoluzionario che, dopo anni di tranquillo isolamento, deve tornare all'azione perché inseguito da un militare pazzo e fascistoide interpretato da un incredibile Sean Penn. È un film molto divertente e spettacolare, che nell'arco di 161 minuti alterna momenti sospesi a travolgenti scene d'azione, gag da commedia (le ripetute telefonate di DiCaprio ai suoi compagni "dormienti" del movimento rivoluzionario France 75) a sequenze violente e inquietanti. Cercate di vederlo nelle migliori condizioni di proiezione, magari in originale o, dove possibile, in IMAX.
Da La Repubblica, 29 settembre 2025


di Alberto Crespi, 29 settembre 2025