Quo Vadis, Aida? |
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Un film di Jasmila Zbanic.
Con Izudin Bajrovic, Boris Ler, Dino Bajrovic, Boris Isakovic.
continua»
Drammatico,
durata 103 min.
- Bosnia-Herzegovina, Austria, Romania, Paesi Bassi, Germania, Polonia, Francia, Norvegia 2020.
- Academy Two
uscita giovedì 30 settembre 2021.
MYMONETRO
Quo Vadis, Aida?
valutazione media:
3,34
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un colpo al cuoredi Patry58Feedback: 563 | altri commenti e recensioni di Patry58 |
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mercoledì 18 gennaio 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film potente e terribile, spoglio e crudele. La vita quotidiana, normale, persino banale che si trasforma in tragedia. Una tragedia corale, biblica, che lascia letteralmente senza fiato. Era solo l'altro ieri, succedeva davvero vicino a noi, ma abbiamo già dimenticato, rimosso insieme a tutti i pensieri sgradevoli e troppo onerosi. E ancora una volta viene da chiedersi perché. Perché la guerra, perché tanto odio, tanta morte, tanta disumanita', ed è la stessa domanda che, ciclicamente, ci si ripropone, ieri per la ex Jugoslavia, oggi per l'Ucraina. Ed è inevitabile pensare all'Ucraina guardando questo film crudele e potente, e sentirsi inutili, frustrati impotenti di fronte a queste esplosioni di male assoluto e di irrazionalità. A cosa sono serviti tutti i morti di Srebrenica? I giovani, i ragazzi cui è stato negato un futuro? Cos'è cambiato dopo quella guerra fratricida? L'irrazionalita dell'odio etnico, la insensatezza di una guerra che metteva contro ex compagni di scuola, allievi e professori, amici, vicini di casa e persino parenti permea questo film davvero necessario per farci ricordare lo scempio avvenuto, sotto gli occhi dei soldati olandesi dell'Onu, e che riporta a un altro massacro, quello del Ruanda, anche quello non evitato da truppe onu canadesi inadatte e i preparate. Il soldatino olandese che piange disperato é anch'esso una vittima. Quando L'irrazionalita del male s'incontra con il rispetto acritico delle regole non succede mai niente di buono. E neanche qui Aida, la leonessa che difende il suo compagno e i suoi cuccioli, è sconfitta in partenza, li vede andar via e sa, sente, che è per sempre. Il padre che si giudica un vigliacco trova la forza poi di accompagnare i figli a morire. Film di un'intensità dolorosa anche fisicamente, faticoso, pesante, ma bellissimo. Dopo Aida dovrà ruabituarsi alla "pace", a incontrare i suoi aguzzini, quelli che le hanno ucciso figli e marito, sulle scale di casa, nel negozio, al bar, in un simulacro di vita normale o che cerca di esser tale. La risposta sono i bambini, la parte sana e innocente della società, quella in cui si può ancora credere e cercare di insegnare qualcosa. Alla fine Aida torna ad insegnare, trova la forza di continuare a vivere guardando i volti dei bambini e delle bambine, riprendendo possesso del suo appartamento, dove sente ancora le voci dei suoi figli. Un film che ti scava dentro e fa male, il male giusto per non dimenticare.
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