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ilconte
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mercoledì 15 marzo 2017
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un film profondo sull'animo umano
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Altin in città ci parla dell'animo umano come pochi film fanno. L'ambizione e le sue illusioni, la sofferenza dell'emarginazione e della povertà e la voglia di riscatto spesso legata a doppio filo con la violenza, i sogni e gli incubi di Altin, le radici del protagonista e la sua ricerca di identità; il tutto in una trama dalla struttura avvincente fatta di continui colpi di scena. Pur realizzato con mezzi modesti, il linguaggio è originale e a tratti sperimentale, fatto di piani sequenza che lasciano allo spettatore il tempo per entrare nelle immagini, a tratti visionario e potente. I temi trattati riguardano tutti noi, sono riflessioni universali sull'animo umano.
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Altin in città ci parla dell'animo umano come pochi film fanno. L'ambizione e le sue illusioni, la sofferenza dell'emarginazione e della povertà e la voglia di riscatto spesso legata a doppio filo con la violenza, i sogni e gli incubi di Altin, le radici del protagonista e la sua ricerca di identità; il tutto in una trama dalla struttura avvincente fatta di continui colpi di scena. Pur realizzato con mezzi modesti, il linguaggio è originale e a tratti sperimentale, fatto di piani sequenza che lasciano allo spettatore il tempo per entrare nelle immagini, a tratti visionario e potente. I temi trattati riguardano tutti noi, sono riflessioni universali sull'animo umano. Chi siamo davvero? Una maschera plasmata dal mondo in cui viviamo, dalle nostre ambizioni, sogni, speranze, affetti, relazioni... o qualcosa di più che giace nelle profondità degli abissi? Il finale vale da solo tutto il film. Finalmente il cinema si sta liberando del monopolio dei lucratori e delle strutture di potere per avviarsi a diventare sempre il più straordinario mezzo di espressione democratico e libero, e non solo futile intrattenimento per fare soldi. Altin in città è cinema indipendente che non ha gli standard a cui il pubblico è abituato? Magari ce ne fossero di più...
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francescomarzoli
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mercoledì 15 marzo 2017
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separiamo i mezzi dalla storia
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Premessa, sono cresciuto a pane e blockbuster, e in questo genere di cinema più ricercato ho poca competenza.
A me il film è piaciuto, la storia è scritta bene, Rimi Beqiri è uno bravo attore, e alla fine il film mi ha lasciato un messaggio dentro.
Chi è Altin? Sono io? Siamo tutti noi? Sono le nostre paure e sogni che prendono forma?
Il tutto in una chiave kitch e trash a volte forzata ma che nel complesso regge.
Ovviamente è un film autoprodotto in low budget e questo si sente e si vede.
Si soffre molto la mancanza di un direttore della fotografia e di un editing e a volta gli attori di contorno non sono il massimo.
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Premessa, sono cresciuto a pane e blockbuster, e in questo genere di cinema più ricercato ho poca competenza.
A me il film è piaciuto, la storia è scritta bene, Rimi Beqiri è uno bravo attore, e alla fine il film mi ha lasciato un messaggio dentro.
Chi è Altin? Sono io? Siamo tutti noi? Sono le nostre paure e sogni che prendono forma?
Il tutto in una chiave kitch e trash a volte forzata ma che nel complesso regge.
Ovviamente è un film autoprodotto in low budget e questo si sente e si vede.
Si soffre molto la mancanza di un direttore della fotografia e di un editing e a volta gli attori di contorno non sono il massimo.
Siamo abituati a vedere tanti film vuoti di contenuti ma con ottime produzioni, questo ne è uno completamente l'opposto.
Sono sicuro che dividendo maggiormente i ruoli in produzione e con un budget più alto, il film sarebbe stato veramente ottimo.
Metto 3 stelle per la storia ed il messaggio, e le due che non do sono per i ruoli e per la produzione.
Francesco.
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