elgatoloco
|
mercoledì 28 febbraio 2018
|
quasi un naturalismo onirico
|
|
|
|
"A Walk Among Tombstones"di Scott Frank(2014) è un film nel quale sembra essere presente una sorta di"naturalismo onirico": so che sembra una sorta di contradictio in adjecto, ma in realtà accanto alla componente più cruda, appunto"naturalistica", quella che descrive la miseria e lo squallore di certi quartieri e, più in generale, di certi ambienti, c'è comunque anche la componente allucinatoria, data dai"fantasmi"(anche alcolici)del protagonista, un notevole Liam Neeson(ben altra cosa rispetto, per ex., a un Nicolas Cage)ma anche più in generale dalla situazione complessiva in cui il film si svolge, tra narcos e tutto il resto. Ciò che, eventualmente, toglie un po'di tensione o almeno la rallenta in maniera non trascurabile è la continua alternanza del dramma principale con le sedute degli alcolisti anonimi, a tratti, francamente, troppo insistite.
[+]
"A Walk Among Tombstones"di Scott Frank(2014) è un film nel quale sembra essere presente una sorta di"naturalismo onirico": so che sembra una sorta di contradictio in adjecto, ma in realtà accanto alla componente più cruda, appunto"naturalistica", quella che descrive la miseria e lo squallore di certi quartieri e, più in generale, di certi ambienti, c'è comunque anche la componente allucinatoria, data dai"fantasmi"(anche alcolici)del protagonista, un notevole Liam Neeson(ben altra cosa rispetto, per ex., a un Nicolas Cage)ma anche più in generale dalla situazione complessiva in cui il film si svolge, tra narcos e tutto il resto. Ciò che, eventualmente, toglie un po'di tensione o almeno la rallenta in maniera non trascurabile è la continua alternanza del dramma principale con le sedute degli alcolisti anonimi, a tratti, francamente, troppo insistite...Da valutare con attenzione, comunque, perché in alcune sequenze troviamo quasi la chiave per intendere tutto il film, anche oltre il"fil rouge"principale... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
giovedì 2 ottobre 2014
|
un noir facile da seguire
|
|
|
|
I pregi che riconosco,alla luce del malcostume comune a molti thriller americani "post Seven" (che fece scuola),é una sceneggiatura asciutta,in tutti i sensi -le ambientazioni cupe hanno davvero stufato-,una trama semplice ed una durata più che tollerabile. Un film che non ha eccessive ambizioni,forse,ma funziona perché ha ciò che dovrebbe essere alla base di tutti i prodotti di genere,questo genere:un protagonista carismatico,ritmo incalzante ed immagini di effetto. Sul finale ci regalano anche del buon effetto gore. Ottimo il disegno e l'interpretazione del laido guardiano del cimitero. Neeson,superlativo investigatore,sembra anche ringiovanito.
[+]
I pregi che riconosco,alla luce del malcostume comune a molti thriller americani "post Seven" (che fece scuola),é una sceneggiatura asciutta,in tutti i sensi -le ambientazioni cupe hanno davvero stufato-,una trama semplice ed una durata più che tollerabile. Un film che non ha eccessive ambizioni,forse,ma funziona perché ha ciò che dovrebbe essere alla base di tutti i prodotti di genere,questo genere:un protagonista carismatico,ritmo incalzante ed immagini di effetto. Sul finale ci regalano anche del buon effetto gore. Ottimo il disegno e l'interpretazione del laido guardiano del cimitero. Neeson,superlativo investigatore,sembra anche ringiovanito.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
williamd
|
martedì 7 marzo 2017
|
una storia di pochissimo realismo
|
|
|
|
Dopo dei solidi e convincenti lavori come regista, questa volta Scott Frank non si ripete e cade a picco. Il film è indicato come thriller (il mio genere preferito), ma di eletrizzante ha assai ben poco. Il problema principale del film, e quindi derivante da una scelta del regista, è quello di far sì che esso possa esser guardato da un pubblico eterogeneo per gusti e soprattutto per età. Ma dal mio punto di vista il thriller deve essere qualcosa di veramente emozionante perché frutto delle sue radici che attingono dal mondo reale, ed è quindi per me totalmente incoerente la parte di TJ, il ragazzino senzatetto che diventa l'eroe della situazione avendo un ruolo determinante nella conclusione del caso relativo a due sadici e folli assassini di donne.
[+]
Dopo dei solidi e convincenti lavori come regista, questa volta Scott Frank non si ripete e cade a picco. Il film è indicato come thriller (il mio genere preferito), ma di eletrizzante ha assai ben poco. Il problema principale del film, e quindi derivante da una scelta del regista, è quello di far sì che esso possa esser guardato da un pubblico eterogeneo per gusti e soprattutto per età. Ma dal mio punto di vista il thriller deve essere qualcosa di veramente emozionante perché frutto delle sue radici che attingono dal mondo reale, ed è quindi per me totalmente incoerente la parte di TJ, il ragazzino senzatetto che diventa l'eroe della situazione avendo un ruolo determinante nella conclusione del caso relativo a due sadici e folli assassini di donne. Oltre a questo che è per me il caso più eclatante, il film continua a mancare di realismo: trafficanti di droga che sembrano tutti bravi e onesti ragazzi, i due seviziatori che benchè privi di organizzazione paiono introvabili da chiunque e continuano indisturbati a compiere le loro angherie, e almeno due eventi della storia (un suicidio e un omicidio) che accadono senza troppe plausibili ragioni.
A salvare il film dalla completa indecenza è l'ottima cura dell'immagine, la buona interpretazione di Liam Neeson e il fatto di essere comunque godibile nonostante le suddette critiche e la sua prevedibilità nel finale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a williamd »
[ - ] lascia un commento a williamd »
|
|
d'accordo? |
|
|